Roma, 29 lug. (LaPresse) – “Si conclude oggi la staffetta social di senatrici e deputate per i diritti delle donne in Afghanistan promosso dall’Osservatorio per le donne afghane della Commissione diritti umani del Senato”. È quanto si legge in una nota della senatrice Paola Binetti che ha coordinato le attività dell’Osservatorio della Commissione presieduta dal senatore pentastellato Giorgio Fede, all’indomani della occupazione di Kabul da parte dei talebani il 15 agosto 2021.”Per sette mesi, dal primo gennaio di quest’anno ad oggi – prosegue la nota – 247 senatrici e deputate si sono alternate tutti i giorni con post facebook, linkedIn, instagram, tweet, comunicati stampa o interventi di fine seduta, in favore di 18 milioni di donne afghane (#donneafganelibere). Le donne afghane sono state per tutte le colleghe e per me una straordinaria occasione per stare accanto a tutte le donne coinvolte nelle guerre che si stanno combattendo, a cominciare dall’Ucraina. Da qui anche la mozione proposta dalla Commissione diritti umani approvata all’unanimità dal Senato lo scorso 22 giugno, fortemente voluta dalla collega Valeria Fedeli, sul riconoscimento dello stupro di guerra come elemento di genocidio.Dopo la caduta di Kabul di un anno fa la condizione delle donne in Afghanistan è diventata drammatica: l’obbligo del burqa, la chiusura delle scuole per le ragazze con più di 12 anni, la proibizione di prendere l’aereo o di spostarsi in macchina se non accompagnate da un uomo, sono solo alcuni dei provvedimenti che escludono le donne dalla partecipazione alla vita civile comprimendo libertà e dignità”. “L’Osservatorio della Commissione diritti umani del Senato, insieme al Gruppo Senatrici solidali con le donne afghane coordinato dalla collega Roberta Pinotti, ha lavorato e articolato diverse iniziative perché il sostegno alle donne afghane non venisse mai meno, a partire dalla partecipazione alla grande mobilitazione internazionale per consentire all’atleta paralimpica Zakia Khudadadi e a tutta la delegazione afghana di essere ai giochi di Tokyo. L’8 marzo scorso, poi, in occasione della Festa della Donna, la Commissione diritti umani, su iniziativa della collega Emma Bonino, ha ospitato in Senato Shaharzad Akbar, già presidente della Commissione dipendente per i diritti umani dell’Afghanistan.La staffetta delle parlamentari italiane, che hanno partecipato numerosissime e trasversalmente, senza alcuna distinzione di appartenenza politica, è stata in linea con le iniziative adottate a livello europeo: le giornate per le donne afghane dello scorso febbraio e la risoluzione adottata il 7 aprile a Bruxelles dal parlamento europeo. Richard Bennet, Rappresentante speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani in Afghanistan, ha sottolineato che le politiche dei talebani mirano a rendere invisibili le donne, ma le donne afghane, come dimostrano le frequenti manifestazioni per i loro diritti, vogliono invece restare ben visibili. E noi, al di là della staffetta che si conclude oggi, continueremo a stare al loro fianco”, conclude Binetti.