“La conduzione di Roma come Città Metropolitana a guida Gualtieri ci sorprende ogni giorno di più. E poiché la concretezza non guasta, vale la pena segnalare il mitico quartiere Prati, feudo assoluto del Pd, che convinto di vincere e stravincere nel cuore stesso di Roma, ha candidato sullo stesso seggio prima Gentiloni, diventato velocemente commissario europeo, poi Gualtieri, perché avesse una sua collocazione parlamentare dopo aver lasciato il ruolo di ministro dell’economia, e infine Letta, dopo che Gualtieri è diventato sindaco di Roma. Insomma, una vera e propria staffetta al Centro di Roma, in uno dei suoi quartieri più prestigiosi e trascurati dall’Ama cittadina. Duole dirlo, ma Roma in questa zona, dove per altro abito e quindi posso monitorare ogni giorno, è ormai a un livello limite di sporcizia che sfida le più elementari norme igieniche e quindi chiama in causa proprio il sindaco, responsabile ultimo anche della salute dei cittadini. In Comune sono arrivate numerose telefonate, a carico di familiari e amici, tutti abitanti nella zona, per denunciare il fatto e localizzare i mucchi di spazzatura, del tutto ignorate. Il dibattito surreale sul termovalorizzatore rimanda ad un tempo di là da venie, mentre gli ostacoli fisici dei mucchi di spazzatura, appetibilissimi per ratti e gabbiani di fiume, sono una minaccia per la salute oltre che un affronto per il decoro. il tutto avviene nella indifferenza delle autorità capitoline, che al momento di prendere voti si fanno in quattro, salvo dileguarsi a voti ottenuti. Roma non può essere governata in questo squallore di sistema, con la complicità di chi sta al vertice. Non si può preparare così il Giubileo e tanto meno l’Expò”. Lo afferma Paola Binetti, senatrice dell’Udc.