Ambiente. Novello (UDC): Un brutto colpo sul PSN per l’attuazione in Italia della nuova PAC
Non è una bella notizia per gli imprenditori agricoli italiani. Anzi è veramente una pessima notizia: la Commissione europea ha bocciato, definendolo ‘insufficiente’, il Piano Strategico Nazionale (PSN) per l’attuazione in Italia della nuova PAC.
Il Commissario Janusz Wojciechowski ha chiesto perciò al governo italiano una revisione sostanziale, che deve estendersi alle misure previste dal PNRR.
Il Piano Strategico Nazionale (PNR) di attuazione della nuova PAC, è stato redatto e poi inviato dal Ministero delle Politiche Agricole MiPAAF alla Commissione europea, è stato valutato inidoneo a raggiungere gli obiettivi comuni.
Vediamo quali sono i punti particolarmente critici e che attengono alla ripartizione delle risorse finanziarie:
– carenza di contributi per i piccoli produttori e l’agricoltura contadina
– difetto di risorse specifiche per le zone svantaggiate
– scarsa convergenza per riequilibrare l’ingiusta ripartizione dei contributi tra tutti gli aventi diritto
– scarsa trasparenza delle modalità con cui si propone di applicare il sostegno al reddito
– scarsa efficacia delle misure proposte per l’aiuto ai giovani
– poca chiarezza nelle cifre, in termini generali.
I funzionari di Bruxelles chiedono “una più ambiziosa convergenza interna e redistributiva”. Infatti il Piano favorirebbe le aziende della pianura Padana in particolare l’agroindustria e la zootecnia superintensiva, a discapito degli imprenditori delle aree rurali meridionali, tra l’altro, più bisognevoli di aiuti. Per questo motivo.
E ancora: le misure proposte sono incerte, indefinite e carenti nelle aree cruciali.
Mentre la ‘transizione ecologica’ è orientata verso settori che non hanno nulla a che fare con l’agricoltura.
In merito alle sostanze inquinanti la Commissione sollecita a compiere ulteriori passi avanti, sfruttando il potenziale offerto dall’agricoltura di precisione, dall’efficienza energetica e dal passaggio dalla concimazione minerale a quella organica.
Ci soni anche due sollecitazioni per la digitalizzazione delle zone rurali su cui l’Italia dovrebbe investire, per migliorare la conoscenza di chi lavora in agricoltura e ridurre l’isolamento di queste aree, purtroppo già in fase molto avanzata, soprattutto al Sud.
Giudizio critico anche per il ‘parco agrisolare’ a cui è dedicata la gran parte dei fondi destinati dal PNRR alla ‘agricoltura sostenibile’ (€1,5 su €2,8 miliardi): “la sua effettiva fattibilità ed efficacia devono ancora essere verificate, anche in termini di potenziali impatti negativi sull’uso del suolo e sulla produttività’.
‘L’Italia è invitata a fornire maggiori dettagli sugli interventi per la gestione delle risorse idriche. Viene raccomandato di rafforzare le misure volte alla riduzione del consumo idrico e di sostenere le misure di ritenzione naturale dell’acqua e di riutilizzo dell’acqua.
Considerati i recenti casi di peste suina africana nell’Italia settentrionale, l’Italia è invitata a prendere seri provvedimenti per limitare la diffusione della malattia e migliorare la biosicurezza delle aziende suinicole.
Infine il forte invito a
– rafforzare la resilienza del settore agricolo dell’UE
– ridurre la dipendenza dai fertilizzanti sintetici e aumentare la produzione di energia rinnovabile senza compromettere la produzione alimentare
– trasformarne la capacità produttiva in linea con metodi di produzione più sostenibili.
Il ministero viene chiamato a: ‘rivedere il contenuto del piano strategico della PAC e a garantire l’istituzione di un partenariato ben funzionante e un dialogo continuo con tutti i portatori di interessi nella fase di attuazione’.
La nuova Pac dovrebbe entrare in vigore nel 2023, dopo due anni di
regolamentazione transitoria, dal momento che le attuali regole in vigore scadranno il 31 dicembre 2022.
Luigi Novello Responsabile Nazionale Ufficio Ambiente UDC
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