Def: Binetti (Udc), tener conto di famiglie in difficoltà
(DIRE) Roma, 20 apr. – “È in arrivo in Senato la discussione sul Documento di economia e finanza, Def, che il Parlamento deve approvare in tempi rapidissimi, per inviarlo alla Commissione europea entro la fine del mese. Il Def arriverà dalla Camera dei deputati, nel solito formato superblindato. Il che significa senza alcuna possibilità di interventi concreti da parte dei senatori per eventuali modifiche; in questo modo si vanificherà gran parte del lavoro fatto da tutte le commissioni in Senato. Il tutto si riassumerà in una serie di raccomandazioni contenute in una risoluzione di maggioranza, alla ricerca del consenso del governo. Fino all’ultimo, però, la maggioranza è stata impegnata nella ricerca di un’intesa sulla risoluzione da presentare al governo, cercando un punto di mediazione che ha richiesto più tempo del previsto”. Lo dice Paola Binetti, senatrice dell’UDC, che aggiunge: “Due gli aspetti dominanti emersi: più aiuti per famiglie e imprese e maggiore libertà per eventuali scostamenti di bilancio in caso di peggioramento della situazione energetica. In altri termini il Parlamento è gravemente preoccupato davanti al progressivo impoverimento delle famiglie, soprattutto di quelle a più basso reddito, e davanti alle nuove difficoltà a cui stanno andando incontro le imprese, anche per i costi energetici in aumento continuo. Tutto ciò rappresenta una minaccia concreta rispetto al Pnrr, di cui appare sempre più dubbia la possibilità di raggiungere gli obiettivi previsti. Condizione indispensabile per ottenere i fondi promessi sub conditione. E’ proprio per questa preoccupazione che la maggioranza chiede con insistenza di poter fare un eventuale scostamento di bilancio, si ci sarà un peggioramento dello scenario economico e le risorse attualmente disponibili non saranno sufficienti a garantire misure per la promozione di una crescita economica più elevata e sostenibile per famiglie e imprese”. “Non c’è dubbio che la crisi provocata dalla guerra in Ucraina richiede più sforzi e più risorse di quelle stanziate finora. E il Def 2022- prosegue Binetti- non può non tenere conto del fatto che la situazione attuale è di gran lunga meno favorevole rispetto a quella prevista nello scorso settembre, quando fu approvata la Nota di aggiornamento 2021. Il Parlamento teme inflazione e recessione e per questo chiede nuove iniziative espansive, per continuare a garantire liquidità alle imprese maggiormente colpite dalla crisi energetica e affrontare i problemi connessi alla scarsità di materie prime. C’è poi un bisogno umanitario improcrastinabile come quello di rafforzare le politiche di accoglienza nei confronti dei profughi ucraini, senza dimenticare le iniziative necessarie a risolvere le emergenze di carattere sociale che stanno acquistano anche in Italia aspetti drammatici. Come i costi energetici per le persone disabili che non sono in grado di affrontare i nuovi aumenti. Persone per cui l’energia elettrica è l’equivalente di una salva-vita, perché le loro carrozzine necessitano di energia per muoversi, i loro respiratori non funzionano senza energia e tanti altri apparti, compresa la macchina per la tosse, non funziona senza energia. Ma loro non sono più in grado di far fronte al caro energetico. Anche a loro il Def deve prestare una attenzione controllata e selettiva”, conclude.
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Source: News UDC Italia