(9Colonne) Roma, 13 apr – “In una delle 14 stazioni della Via Crucis del Venerdì Santo il Papa ha deciso che la croce sarà portata da due donne: una ucraina e una russa. Simbolo chiaro e forte di una delle ferite più profonde di cui oggi soffre la famiglia umana: niente come la guerra sembra allontanare popoli una volta vicini e alleati e la preghiera insieme, proprio nella sera del Venerdì Santo, non può che essere preghiera di pace e di riconciliazione. Il suo messaggio ha creato forti perplessità in alcuni e proteste vivaci in altri. Ucraina e Russia non possono stare sullo stesso piano. Non possono portare la stessa croce. La prima è vittima della violenza reiterata della seconda, vero e proprio aggressore di un popolo che sta provando a difendersi da assalti di ogni genere e tipo. E far pregare insieme Russia e Ucraini sembra proprio creare scandalo. Una reazione che in parte sorprende anche perché pochi giorni fa il Papa aveva consacrato al Cuore immacolato di Maria entrambe le nazioni e ciò non aveva suscitato altro che speranza di pace e un possibile stop alla guerra. La Croce è da sempre un segno forte di scandalo e perfino di follia. E questa è la benedetta follia di Papa Francesco che prega e spera nella pace, mettendo tutti i mezzi possibili per preparare la pace, senza che questo giustifichi minimamente Putin e la sua follia distruttiva”. Lo afferma in una nota Paola Binetti, senatrice dell’Udc.