Roma, 10 apr. (LaPresse) – “La pace al momento appare come un miraggio quasi irraggiungibile. Ci sono i ramoscelli d’ulivo in questa domenica delle Palme ma la pace tra Russia e Ucraina è ancora molto lontana. Si scoprono di giorno in giorno nuove fosse comuni con cadaveri accatastati e non sepolti. E si intensificano i nuovi bombardamenti soprattutto a danni dei civili. L’Europa è con il popolo ucraino e sta facendo di tutto per supportarlo. Tutti vogliamo collaborare alla ricostruzione dell’Ucraina in un progetto che oggi sembra quasi impossibile, tante sono le macerie che hanno sostituito edifici e ospedali, scuole, stazioni e aeroporti. Si può ridare ad un paese e ad ognuna delle sue città quella identità storica e architettonica, moderna e funzionale che ne garantiva il ruolo di Paese leader, dopo il distacco dal vecchio impero sovietico? L’Ucraina che vorrei alla fine della guerra è ancora la vecchia, amata, Ucraina o è un paese nuovo, diverso, magari più moderno ma senza storia e radici ; un Paese altro da quello conosciuto fin da piccoli, frequentato per maturare e crescere con sogni ambiziosi?” Lo scrive in una nota Paola Binetti, senatrice dell’Udc e responsabile Ufficio Pari Opportunità del partito.