(DIRE) Roma, 7 apr. – “Non sottovalutiamo la sindrome post-traumatica dei giovani ucraini che fuggono dalla guerra. Questo tema deve entrare a far parte della nostra agenda politica. C’è grande preoccupazione per i minori che nelle diverse città dell’Ucraina sono ancora oggi esposti a rischi inimmaginabili. Ma c’è anche grande ansia per quei minori che dall’Ucraina arrivano in Italia. Ieri sera la Commissione bicamerale d’infanzia ha ascoltato sia la Garante dei diritti dell’Infanzia che la presidente per l’Italia di Save the children: per entrambe il rischio maggiore attualmente è quel fai da te dell’accoglienza, che pur essendo segno di grande apertura e disponibilità, non garantisce adeguatamente il futuro di questi ragazzi, bambini e adolescenti. Non a caso oggi a Roma, si sta svolgendo la Conferenza sulla nuova Strategia del Consiglio d’Europa per i diritti dell’infanzia. Potremmo dire che mai come ora i minori sono al centro delle preoccupazioni dei principali organismi nazionali ed internazionali. Eppure mai come ora emergono con forza tutti sintomi della sindrome post traumatica da stress di queste ragazze e di questi ragazzi ed è la loro salute mentale che crea le maggiori preoccupazioni. Per questo però bisogna innescare una giusta valorizzazione con adeguati investimenti per ottenere un’azione sinergica tra i diversi soggetti, non solo istituzionali, ma anche afferenti al mondo del volontariato e del terzo settore. Occorre creare un nuovo modello con una base operativa solida da cui partire per individuare gli standard minimi che possano guidare la tutela della salute mentale e l’indispensabile supporto psicosociale pensato apposta per i minorenni stranieri e i giovani migranti e rifugiati”. Lo sostiene in una nota Paola Binetti, senatrice dell’Udc e Responsabile dell’Ufficio Pari Opportunità del partito.