GIUSTIZIA. BINETTI (UDC): OK A REFERENDUM BUONA NOTIZIA

(DIRE) Roma, 16 feb. – “La Corte Costituzionale ha dato il via libera ai primi quattro quesiti referendari sulla Giustizia. Si tratta di una notizia molto positiva. La parola passi adesso ai cittadini che devono diventare protagonisti di una giustizia più veloce e più equa. Il verdetto della Corte, per molti, è anche una sveglia per il Parlamento, chiamato ad accelerare il processo di riforma della giustizia. Gli italiani hanno nei confronti della magistratura, e della giustizia amministrata nelle aule dei tribunali, seri e fondati motivi di dubbio e di perplessità. Il susseguirsi degli scandali che hanno toccato anche il Csm, la lentezza assurda dei processi, per cui l’Italia è incorsa più volte in pesanti sanzioni a livello europeo, la contraddizione delle sentenze tra i diversi livelli in cui si articola la magistratura, quegli abusi su madri e minori, con l’allontanamento dei bambini dalle rispettive famiglie, in nome di una inesistente sindrome di alienazione parentale, l’uso politico della magistratura, spesso intervenuta ad orologeria per mettere fine alla carriera di questo o quel parlamentare. Sono tutti segnali che da tempo facevano sentire un’urgente necessità
di cambiamento, alla ricerca di una giustizia più giusta. Questi referendum, interpellando direttamente i cittadini, li mettono in condizione di far sentire la loro voce per reclamare a gran voce quei fattori di correzione di cui tutti sentiamo, per motivi diversi, una urgente necessità. Un discorso a parte lo merita il tema della carcerazione preventiva: troppe volte, sulla base di una cultura del sospetto, abbiamo visto persone private della loro libertà ben prima che fosse stato accertato il reato e ci fosse stata una condanna definitiva. In tanti, troppi casi si tratta di persone anziane, malate, che non possono neppure curarsi in modo adeguato e che finiscono con lo scivolare in
forme di depressione tanto più gravi, quanto meno chiaro è l’orizzonte e la tempistica del giudizio del magistrato. Ben vengano quindi questi referendum, perché anche la riforma in discussione al Senato conserva ancora molte ombre e molte perplessità”. Lo afferma Paola BINETTI, senatrice dell’Udc.

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