Vaccino: Binetti (Udc), sia universale, intervenire subito su Africa
(DIRE) Roma, 27 nov. – “Nel Paese si sta diffondendo un vero e proprio pessimismo nei confronti di una pandemia che non accenna a concludersi. Il virus risorge continuamente con nuove variante come la recentissima forma Omicron, a cui molti paesi hanno già sbarrato le porte, senza eccessiva convinzione, perché il nuovo Virus è già arrivato anche in Italia. Ormai abbiamo imparato che basta diagnosticare un caso, per assistere subito dopo ad una lunga lista di persone che si ammalano perché sono già state a contatto con il paziente 1. Quando la diagnosi arriva, il danno è già stato fatto, perché il periodo più pericoloso è quello del portatore silente. Nessuno sa che lui è ammalato, neppure lui, ma i contatti più o meno occasionali, hanno già creato il primo fronte di attacco del virus. Sono la sua prima linea, e lui è in costante ricerca di clienti. Ma non possiamo ignorare che è già la seconda volta che il virus viaggia dall’Africa all’Europa e poi nel resto del mondo. La domanda chiave allora diventa: quante sono le persone vaccinate in Africa, con quali e quanti vaccini sono state vaccinate, e quali sono i numeri di riferimento secondo la ormai classica stratigrafia. Pazienti contagiati, pazienti in terapia intensiva, decessi. Se non riusciamo a quantificare il rischio è pressoché impossibile difendersene adeguatamente. E a sensazione è che dopo tante promesse, i vaccini in Africa stentino ancora ad arrivare. Il vaccino come diritto universale è stato al centro di dibattiti anche in senato e la Commissione Diritti umani del Senato ha sottoscritto un documento, poi condiviso con tutta l’Aula, proprio su questo punto. In molti si sono occupati e preoccupati della vaccinazione delle popolazioni africane, ma la fragilità delle informazioni in questo campo non permette di capire se la responsabilità principale è in carico al mancato rispetto dei diversi governi nei confronti degli impegni presi; se sono i governi dei vari paesi africani che stanno sottovalutando il problema e non usano i vaccini inviati dalla comunità internazionale, o se si tratta di una patologica diffusione delle false teorie dei No Vax, che impediscono alle persone di vaccinarsi”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, “Personalmente ho già fatto la terza dose e non escludo in primavera di fare la quarta, se sarà necessario. Ma non credo che sia sufficiente, necessario si, ma non sufficiente, il monitoraggio capillare di quanto accade in Italia se non ci prendiamo cura di quanto succede nei paesi vicini, come la Slovacchia ad esempio, a così stretto contatto con il FVG non a caso in zona gialla. Dobbiamo estendere l’area di tutela dal Virus a 360 gradi e individuare una task force che possa imporre regole universali a garanzia della salute di tutti. L’Italia oggi è ancora al vertice dei vari G20 e con la stima di cui godono il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio possono far fare un salto di qualità e affrontare Omicron in modo sistemico e sistematico, a vantaggio del mondo intero, che appare sempre più stremato da questi attacchi virali, come nelle peggiori rappresentazioni di certi film di fantascienza”, conclude la senatrice Paola BINETTI, UDC.
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Source: News UDC Italia