Manovra: Binetti (Udc), torna in Cdm, tre indicatori tensione
(9Colonne) Roma, 9 nov – “La legge di bilancio torna in CdM: segno evidente dei problemi sottesi e della difficoltà di trovare il punto di equilibrio tra una politica economica di tipo espansivo e le risorse disponibili. In ogni caso ci sono tre indicatori di tensione che preoccupano ogni giorno di più gli italiani. Prima di tutto il lievitare continuo dei costi, che conferisce al rischio inflazione contorni sempre più precisi e quindi timori sempre più concreti. Basta fare un giro per i supermercati per rendersene conto: tutto è aumentato ed è aumentato nel giro di pochi giorni in modo sensibile; forse all’inizio il fenomeno è stato sottovalutato e si è pensato che fosse casuale, ma a oggi non c’è nessuno che vada a fare la spesa, madre o padre che sia, e non torni colpito dalla riduzione del potere d’acquisto dei soldi che si hanno in tasca. Un segnale era già arrivato con l’aumento della benzina, per cui i tragitti lunghi casa-posto di lavoro stavano diventando sempre più cari, fino a far reclamare lo smart working, come soluzione più accessibile”. Lo afferma la senatrice Paola Binetti, UDC, che continua: “Il secondo indicatore è rappresentato dalla campagna massiccia per la terza dosi: è vero che vaccinarsi è gratuito per il cittadino, ma chi sostiene questi costi massicci su base nazionale, alla rincorsa di una pandemia che sembra ogni giorno più difficile battere. Non si tratta di No Vax, ma di Si Vax fortemente convinti e quindi inclini a chiedersi quanto costa tutta questa maxi-operazione allo Stato: forse tutte le risorse del Recovery Plan andranno investite in questo buco nero che mentre ci cura dal Covid ci dissangua economicamente e ci impoverisce sempre più. Terzo indicatore di grande preoccupazione è offerto dalla discrepanza tra pensionati che non ce la fanno proprio ad arrivare a fine mese, con pensioni che nella stragrande maggiorana dei casi oscillano intorno ai mille euro, dopo aver lavorato 30-40 anni, e chi riceve un reddito di cittadinanza senza fare nulla. Più o meno di importo simile. Sembra una ingiustizia sociale di dimensioni rilevanti, ma il governo è schierato dalla parte di chi non lavora con assai più convinzione di quanto non faccia con chi ha lavorato una vita intera. Fare una legge di bilancio equa e solidale non sembra proprio facile e che questa sia tornata in CdM è del tutto comprensibile, speriamo che ne esca davvero migliorata, il parlamento attende fiducioso!”. (PO / red) 091
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