Giustizia: Binetti, ministero silente su minori sottratti e in case famiglia
“SITUAZIONE DRAMMATICA, DA GIORNI MAMME IN PROTESTA DAVANTI MONTECITORIO” (DIRE) Roma, 1 set. – “Mamme che protestano davanti a Montecitorio per l’eccessiva tendenza a sottrarre loro i figli e ad avviarli verso le Case Famiglia o altre soluzioni analoghe. E’ una situazione drammatica che, nonostante le ripetute denunce e nonostante le commissioni d’inchiesta attive in Parlamento, continua a destare allarme e preoccupazione. Questi bambini vengono allontanati dalla famiglia per i motivi più svariati; recentemente anche nel caso in cui i genitori non vogliano farli vaccinari, perché loro stessi No-Vax. Tutto ciò accade nell’assoluto silenzio del Ministero della Giustizia, più volte interpellato con interrogazioni ad hoc da diversi parlamentari. E’ un silenzio assordante, che io stessa ho sperimentato più volte con gli ultimi ministri della Giustizia, tutti di colore politico diverso: Orlando, Bonafede e Cartabia, ma tutti refrattari ad affrontare questo problema e a dare risposte in Parlamento”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC, in una nota. “I casi in studio nelle Commissioni Bicamerali di Camera e Senato – ricorda BINETTI- riguardano il Forteto, oggetto di una specifica inchiesta che si rivela ogni volta più complessa e difficile da dipanare; ma anche Bibbiano e molte altre situazioni legate a singole storie. In tutte però è evidente l’atteggiamento di chi ritiene la famiglia inadeguata a farsi carico dei propri figli, anche quando le condizioni economico-sociali suggerirebbero soluzioni diverse rispetto a quella dell’allontanamento dei figli. Non di rado un allontanamento che dovrebbe essere provvisorio si converte in definitivo e la prassi invalsa prevede tre passaggi chiave: allontanamento, affido e poi adozione, con buona pace delle famiglie, soprattutto delle madri, che non vedranno più i figli. Lo stato di povertà in una spirale che va crescendo, la mancanza di lavoro in un tempo cui è sempre più difficile trovarne, le condizioni igienico sanitarie scadenti, a volte l’uso di droghe o altre forme di dipendenza: tutto farebbe supporre l’urgenza di un intervento sociale qualificato e competente. Ma l’unico cliché – sottolinea la senatrice- sembra quello della sottrazione dei minori e non quella della presa in carico della famiglia, per curarla e venire incontro alle sue necessità. Mancano politiche di welfare familiare rivolte a famiglie in difficoltà e ci si limita ad allontanare i figli, pensando in questo modo di risolvere un problema che invece diventa sempre più grave. La Giustizia può e deve trovare altre soluzioni. Riformare la giustizia oggi significa ripensare anche questo problema e trovare risposte più umane, che considerino la famiglia una risorsa e non una colpa”, conclude BINETTI. (Com/Sor/ Dire) 11:38 01-09-21 NNNN
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