Covid: Binetti (Udc), continua strategia paura che impone visione corto raggio
TUTTO APPARE PRECARIO, IN POLITICA, IN FATTO DI SALUTE, RIPRESA CONSUMI
(DIRE) Roma, 4 lug. – “Il tema della ripresa economica intercetta l’interesse generale del Paese anche quando tocca categorie che sembrano distanti dalla propria esperienza personale e professionale: il denominatore comune di tutte le diverse situazioni e condizioni è rappresentato dall’indice di ripresa economica personale e familiare; dalla percezione concreta che hanno le persone che ci circondano in merito alla loro condizione. I fallimenti nel mondo del commercio sono testimoniati dal numero di negozi chiusi; dal cambio di attività e dalla sensazione condivisa proprio ieri con molti commercianti che le persone che entrano nei negozi guardano ma non comprano o comprano molto meno delle loro attese. La ripresa dei consumi è sostanzialmente più legata al bisogno di socializzazione che non, per esempio, al bisogno di acquistare nuovi capi di vestiario. Per molte persone vale la sensazione di avere ancora gli armadi pieni di cose non sufficientemente utilizzate durante questo periodo di pandemia. In realtà la sensazione di paura serpeggia sia in merito alla potenziale ripresa della pandemia: si va diffondendo l’idea che nonostante le costante rassicurazioni televisive i vaccini siano necessari e non sufficienti, sia in termini qualitativi che quantitativi. Come dire: in giro ci sono meno vaccini di quanto si era previsto; e tutto sommato il rischio di ammalarsi nonostante il vaccino sussiste ancora. Ma preoccupa anche l’immagine drammatica dei negozi chiusi e la vaga sensazione che in quelli aperti si stiano riciclando capi di abbigliamento degli anni precedenti. Motivo di più per non comprare o comprare poco, anzi pochissimo”. E’ quanto afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC.(SEGUE) (Com/Pol/Dire) 11:54 04-07-21 NNNN-2- (DIRE) Roma, 4 lug. – “Né appare più stabile il panorama politico. La diatriba interna al M5S si fa ogni giorno più dura e più aspra, in una faida che lascerà sicuramente molte vittime sul terreno, anche se proprio per questo nessuno vuole una chiusura anticipata del Parlamento. C’è la paura, anche qui è pur sempre la paura a fare da molla propulsiva, di non essere rieletti data la contrazione del numero dei parlamentari, ridotto di un 30%. Il destino del governo e del parlamento sembra intrecciarsi a doppio filo e per questo si capiscono ancor meno le insistenze di una parte della maggioranza a voler approvare ddl fortemente divisivi come lo Zan. Ma la salute ancora a rischio e l’impoverimento reale di tante famiglie e di tante aziende, che stentano a decollare, rende ancora molto poco rassicurante il panorama generale, privato anche della fiducia in un governo forte e coeso. Sono la frammentazione e la precarietà il binario su cui si vanno attestando piccole le speranze di ogni giorno, che non riescono a guardare oltre la quotidianità. Anche le vacanze sono vacanze brevi, a meno che non si disponga di una casa di famiglia. A mala pena raggiungono la settimana, con l’opzione, quando possibile dei due fin di settimana in cui si inscrive. Manca il coraggio del rischio perchè non si vedono alternative alla paura del presente. Eppure è dalla speranza che dovremmo poter ripartire, se potessimo avere qualche garanzia in più… e non solo mere promesse”, conclude la senatrice Paola BINETTI, UDC. (Com/Pol/Dire) 11:54 04-07-21 NNNN
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