Roma: Binetti (Udc), con Raggi uno sfascio, centrodestra ribalti situazione
(DIRE) Roma, 26 mag. – “Mentre la dialettica sul futuro sindaco di Roma entra in una fase di accelerazione e ci si prepara ad una campagna elettorale che, a sua volta, sarà in gran parte un anticipo della campagna elettorale per le prossime elezioni politiche, emergono alcuni interrogativi che non possono essere elusi da nessun romano”. Lo sottolinea Paola Binetti, parlamentare UDC. “Il primo- spiega la senatrice- riguarda un ipotetico questionario da presentare ai romani, non mentre sono seduti ad un tavolo da lavoro, ma durante la loro giornata quotidiana. Per esempio, all’uscita delle stazioni della Metropolitana del Centro storico della Capitale. Sei soddisfatto del servizio che ti viene offerto, che voto daresti ad un sistema che nelle altre capitali del mondo sembra garantire i maxi-spostamenti nelle ore di punta, mentre a Roma ha visto le principali stazioni chiuse per mesi e quel che è peggio in sequenza tra di loro. Ricordi per esempio il caos, quando le stazioni di Repubblica, Barberini e Spagna erano tutte e tre chiuse contemporaneamente e Roma era piena di turisti oltre che dei pendolari abituali, quelli della tratta Periferia-Centro? Oppure i questionari si potrebbero distribuire accanto ai cassonetti, scelti da intere famiglie di cinghiali a passeggio per Roma, incerti tra la borsa della spesa delle persone fuori dai supermarket e gli avanzi residuali dei cassonetti traboccanti? Magari una buona sede per la somministrazione dei questionari potrebbero essere le fermate degli autobus, soprattutto in periferia, dove la Metro non arriva comunque. Tra gli interlocutori a cui chiedere un giudizio sulla viabilità ci sono anche i ciclisti e gli appassionati dei monopattini, sempre a rischio buche, ma attualmente limitati dai numerosi cantieri volti a rifare il manto stradale, tanto per lasciare una buona impressione alle persone che per tutti questi anni hanno sofferto delle insidie della strada. Lo sfascio è tale che non sorprende che la sindaca di Roma detenga il primato nel cambio degli assessori e dei collaboratori, fino ad aver perso alla fine del su mandato anche la maggioranza”. Paola Binetti aggiunge: “A sinistra si preparano a fare le primarie, anche se la Raggi e lo stesso Calenda si sono defilati, senza riuscire a trovare un accordo. Nel Centrodestra ormai messo alle strette la partita in gioco non è facile, ma almeno si costruisce su di un valore condiviso: il candidato sarà uno e sarà il candidato di tutto il centrdestra come preludio ad un governo della città all’insegna della coerenza, dell’efficienza e della collaborazione. Dopo il non-governo Raggi urge trovare chi ami sufficientemente questa città da volersene prendere cura senza se e senza ma. Ma soprattutto senza scaricare sistematicamente le responsabilità su qualcun altro, da allontanare regolarmente come colpevole del malfunzionamento di una Città, fino a restare sola e senza maggioranza. Prima donna eletta con il 67% dei voti, ne ha perso il 50% in pochissimi anni e rende durissima la prospettiva di un’altra donna al Campidoglio…”
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