Covid: De Poli, 50.000 firme parrucchieri-estetiste in Senato, “fateli lavorare”
(DIRE) Roma, 14 apr. – “Anche a Palazzo Madama, oltre che al Governo, arrivano le 50.000 firme della petizione promossa dal comparto benessere di Confartigianato, CNA e Casartigiani. Ho ricevuto una delegazione di queste categorie. E’ stata l’occasione per per fare il punto sulle difficolta’ di parrucchieri, estetiste e centri benessere che, ormai da piu’ di un anno, stanno pagando un prezzo importante a causa della crisi pandemica. Al Governo chiedo con forza di dare il via libera alle riaperture di tali attivita’ nelle zone rosse. Il nostro slogan e’ fateli lavorare”. Lo rende noto il senatore UDC Antonio De Poli. “Stiamo parlando di un settore che comprende 150.00 aziende che da’ lavoro a oltre 300.000 addetti, di cui l’80% sono donne”, aggiunge De Poli che si e’ confrontato sul tema delle riaperture e dei ristori con Stefania Baiolini (presidente Estetiste Confartigianato); Antonio Stocchi (presidente CNA Benessere e Sanita’); Tiziana Chiorboli (presidente nazionale di Confartigianato Benessere) e Tiziana Angelozzi (responsabile nazionale di Confartigianato Benessere). Nel corso dell’incontro i rappresentanti delle categorie hanno sottolineato le loro istanze, a partire dalla necessita’ di tornare a lavorare e di maggiori ristori. “I nostri centri sono luoghi sicuri dove si rispettano tutte le disposizioni di sicurezza, nel rispetto di clienti ed operatori”, ha sottolineato Stocchi. “La nostra richiesta e’ di garantire maggiori ristori alle aziende – ha aggiunto ancora Stocchi -, visto che nel 94% dei casi le nostre imprese sono tagliate fuori, ad oggi, dagli indennizzi previsti”, e’ la richiesta degli artigiani. “All’Esecutivo abbiamo chiesto, inoltre, di considerare i servizi di parrucchieri ed estetiste come essenziali e di rendere detraibili le spese”, ha dichiarato Tiziana Chiorboli. “Al Governo, proprio in vista del prossimo scostamento di bilancio e del Dl Sostegni bis, – ha concluso De Poli – chiederemo di abbassare il limite del 30% di fatturato per accedere agli aiuti e, inoltre, di inserire la detraibilita’ dell’IVA per i servizi di acconciatura, estetici e del benessere. Aiutiamo queste imprese a ripartire anche per fermare l’abusivismo dove, al contrario, le disposizioni di sicurezza vengano assolutamente ignorate”, ha concluso De Poli.
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