Governo: Binetti (Udc), su Draghi obbligo collaborazione condivisa e responsabile
(DIRE) Roma, 4 feb. – “Non c’e’ dubbio che in Italia oggi sino moltissime le persone che provano a fare il nuovo governo, immaginando per se’ un ruolo analogo a quello di Mario Draghi. Un po’ come si fa con la Nazionale di Calcio, prima di ogni sfida internazionale, quando ognuno prova a vincere la partita sostituendosi al Mister di turno. Non facile, ma certamente appassionante come sfida. Tutti tecnici, una squadra mista di tecnici e politici, politici indicati dai partiti o politici scelti direttamente da Draghi. Un mistero difficile da dipanare, anche perche’ ognuno ha le sue preferenze e le sue idiosincrasie. Ma la prima sfida di Draghi e’ verificare di poter avere una maggioranza sufficiente non solo per formare il governo, ma per approdare alla sua conclusione naturale nel 2023, avendo sciolto i nodi fondamentali in campo economico. Serve oggi una competenza economica che permetta di vincere la battaglia non solo dei vaccini o della terapia con gli Anticorpi monoclonali. La battaglia in Sanita’ e’ quella che rivede l’intero SSN, spostandone l’asse sulla medicina territoriale, senza indebolire quella ad altissima complessita’ tecnico-scientifica”. Cosi’ la senatrice Paola Binetti, UDC. “L’economia sanitaria oggi muove capitali ingentissimi- ricorda- e la pandemia ha mostrato al di la’ di ogni dubbio come oltre ad essere un costo e’ anche un investimento fortissimo, se si guarda alla ricerca con coraggio e senza paura di avviare sperimentazioni coraggiose e anticipatorie. L’altra battaglia, dai profondi risvolti socio-economici e’ quella sul lavoro, con un passaggio veloce dalla cassa integrazione ad un sistema produttivo e competitivo, capace di creare davvero nuovi posti di lavoro, dopo aver riassorbito i vecchi, stancamente parcheggiati in un angolo. Una terza battaglia economico-culturale e’ quella che riguarda la scuola e il futuro delle nuove generazioni. Questi, per moltissimi ragazzi, sono stati due anni complessivamente perduti. Occorre coraggio per riconoscere che il bilancio e’ complessivamente molto negativo, senza per questo negare che la DAD, e’ riuscita ad avviare qualche nuovo processo, almeno sotto il profilo tecnico-metodologico”.(SEGUE) (Com/Sor/ Dire) 11:53 04-02-21 NNNN
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