Fisco: Binetti (Udc), tasse alte alla famiglie, sconti a multinazionali tabacco
(DIRE) Roma, 7 ott. – “Ci sono due cose che stanno particolarmente a cuore anche al Governo in questo momento: tutelare la salute generale ricorrendo ad una prevenzione affidabile e la riduzione della pressione fiscale, che ha ormai raggiunto livelli oggettivamente insopportabili. Sulla tutela della salute i Dpcm si susseguono a ritmo vertiginoso e puntano ad una diagnosi il piu’ precoce possibile, cercando di selezionare il soggetto a-sintomatico ma positivo in modo che il contagio che potrebbe dipendere da lui sia il piu’ possibile sotto controllo. Particolare attenzione e’ posta sui soggetti a rischio, come i fumatori cronici perche’ piu’ esposti. Sul tema fiscale il governo appare determinato ad introdurre misure che ne riducano la pressione: ma tutto resta, come sempre, sul piano delle promesse”. Lo ricorda la senatrice Paola BINETTI, Udc. “Esattamente come e’ accaduto negli ultimi dieci anni, in cui la pressione fiscale e’ cresciuta in modo esponenziale, ma soprattutto e’ cresciuta in modo scorretto, favorendo alcuni e opprimendo altri. E’ ormai noto a tutti lo sconto di oltre il 70% di cui godono alcune multinazionali del tabacco, la Philips Morris in primis, solo perche’ si sono riciclate passando dal tabacco tout court al tabacco riscaldato o alle cosiddette sigarette elettroniche, con la pretesa, scientificamente falsa che nuoccia meno”. BINETTI continua: “Il Population Assessment of Tobacco and Health Study americano ha messo in evidenza come gli adolescenti dai 12 ai 17 anni che usano sigarette elettroniche abbiano minori possibilita’ di essere scoperti dai genitori. Le sigarette elettroniche appaiono spesso agli occhi di un genitore come un dispositivo tecnologico tollerabile, anche perche’ non rilascia odore come il fumo di sigaretta. Benjamin Chaffee, autore dello studio, ricercatore presso il Center for Tobacco Control Research and Education della University of California di San Francisco, ha seguito 23.170 ragazzi dai 12 ai 17 anni, suddividendoli in quattro bienni: 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016 e 2016-2017. Nei quattro periodi di studio, la maggior parte dei ragazzi (dal 77,7% all’81%) ha fumato spesso sigarette elettroniche e sigarette con tabacco riscaldato senza incorrere in nessuna sanzione da parte dei genitori. La sensazione era che i genitori non considerassero affatto pericoloso questo tipo di fumo e quindi ne ignorassero tutti i rischi sul medio-lungo periodo. Rischi ampiamente confermati da altri studi noti anche a livello del ministero della salute, come confermato dalla stessa sottosegretaria Zampa. E’ quindi un tipo di fumo che si inserisce nelle abitudini degli adolescenti senza trovare alcuna resistenza da parte dei genitori, pur essendo assodati i suoi effetti negativi. E per lo piu’, almeno in Italia, riceve uno sconto fiscale che va oltre il 70% mentre famiglie e aziende pagano un prezzo realmente eccessivo anche per la loro stessa sopravvivenza. E’ ingiusto, ma il governo, piu’ volte sollecitato continua ad eludere in modo inspiegabile il problema che se fosse affrontato giustamente potrebbe rappresentare una soluzione per molte altre necessita’ di salute del paese”, conclude. (Com/Lum/ Dire) 11:40 07-10-20 NNNN
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