Referendum: Binetti (Udc), crescono le ragioni del No, ma il tempo è tiranno
(DIRE) Roma, 7 set. – “Il tempo e’ sempre un cattivo alleato quando la risposta che si chiede richiede prudenza e riflessione, per potersi far carico responsabilmente delle conseguenze delle proprie scelte. Ed e’ quanto sta accadendo con il prossimo Referendum, ormai alle porte”. Lo afferma la senatrice Udc, Paola BINETTI. “Il fronte del ‘No’- sottolinea- cresce di giorno in giorno; la gente sta cominciando a capire che la sfida non e’ quella giocata sul risparmio, ma quella giocata sul senso profondo della democrazia e della rappresentanza parlamentare. Appena ci si ferma a spiegare di cosa tratta veramente questo Referendum, le persone capiscono che non e’ in gioco la casta e per di piu’ quella formata dalla famigerata mala-politica, ma e’ in gioco la liberta’ di scelta che ognuno di loro ha diritto a fare per poi pretendere da chi ha eletto coerenza e competenza. Qualita’ che oggi difettano in modo decisamente trasversale, ma che in alcuni movimenti hanno tutte le caratteristiche di una malattia grave, contagiosa, progressiva e incurabile. Il M5S appare come il piu’ accanito sostenitore di un si, che equivale ad un No alla politica, alla buona politica, proprio in chi ha tutto delegato ad una piattaforma ambigua e contraddittoria, di cui ogni giorno di piu’ sono chiari i conflitti di interesse, a tal punto che sono gli stessi membri del movimento a reclamare piu’ autonomia e maggiore rispetto per la loro dignita’ di parlamentari. La cabina di regia del M5S pur di restare e far restare al governo un ben piu’ esperto partito di maggioranza, ha innescato un processo ricattatorio imbarazzante per tutti, anche per l’opposizione che vi ravvisa la peggiore immagine di un partito di lobby e di potere”.(SEGUE) (Mar/ Dire) 14:16 07-09-20
-2- (DIRE) Roma, 7 set. – “Il ‘No’- continua Paola BINETTI- appare oggi l’unica scelta dignitosa in chi crede ancora nel valore della buona politica e non intende farsi manipolare dalla propaganda pentastellata. Basta guardare come e’ ridotto oggi lo stesso Pd, che appare decisamente succube della pressione vetero-stellata, nella illusione di poter rimanere al governo e partecipare alla gestione delle ingenti risorse in arrivo. Il M5S ha perso tutta la sua presunta innocenza, cedendo su tutti i fronti salvo quello della battaglia contro la politica di cui ormai e’ diventato parte integrante. E il Pd, nello scontento e nello sconforto generale dei suoi elettori, sempre piu’ sconcertati, arranca in una operazione che diventera’ prestissimo un boomerang proprio per la maggioranza, che sara’ presto accusato di aver tagliato il potere di rappresentanza del popolo, come recita il comma 2 dell’articolo 1 della nostra Costituzione. ‘La sovranita’ appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione’. D’altra parte con tutte le politiche para-assistenziali messe in atto fin dall’inizio anche il comma 1 dell’articolo 1 era diventato mera utopia: L’Italia e’ una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Per chi non ha mai lavorato, come e’ accaduto a molti dei colleghi parlamentari pentastellati, il lavoro e’ un optional, quel che conta e’ disporre di una piccola rendita, meglio se acquisita senza fatica. E se non c’e’ l’orgoglio del lavoro, vissuto come un diritto piu’ che come un dovere, allora anche la differenza tra sovranita’ del popolo e sovranismo di piazza appare poco chiaro e significativo.! Per questo sempre piu’ gente sembra disposta a votare No, mano a mano che capisce…!”. (Mar/ Dire) 14:16 07-09-20 NNNN
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