Referendum: Binetti (Udc), psicodramma scuole, italiani non sanno dove si vota
(DIRE) Roma, 21 ago. – “Lo psicodramma della riapertura delle scuole con l’Azzolina in diretta tutte le sere su tutti i canali per assicurare che le scuole riapriranno anche se non si sa bene come, fa passare in secondo piano un’altra domanda strettamente correlata. Dove si svolgeranno quest’anno le elezioni comunali, regionali e soprattutto quelle per il Referendum? Su questo punto vige il silenzio assoluto, anche se da sempre le elezioni si svolge nelle scuole e questo fatto aggiunge una notevole complessita’ ad una situazione di suo gia’ complicata. Gli italiani oggi non sanno ancora perche’ sono tutti precettati per andare a votare, su cosa dovranno votate, come e soprattutto dove. Su ognuna delle nostre schede elettorali c’e’ indicato a chiare lettere qual e’ il nostro seggio e si tratta inevitabilmente di scuole, di classi ben precise,e con modalita’ ormai acquisite. Il luogo dove andare a votare per il Referendum non e’ indifferente e complicarne l’accesso significa offrire un elemento in piu’ per giustificare l’astensionismo di massa che sta diventando la patologia del nostro sistema democratico”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, Udc, schierata fin dal primo momento per il No. “Il governo ha messo in pista molte strategie disincentivanti su questo obiettivo fondamentale per la tutela della democrazia. Il numero dei parlamentari e’ un parametro fondamentale per affermare la rappresentativita’ del parlamento e quindi per dare voce ai cittadini, tutelando le minoranze e garantendo una opposizione costruttiva ed efficace. Questa volta la riforma non ha davvero ne’ capo ne’ coda. Non ha capo perche’ non si sa come verranno eletti e non ha coda perche’ non si sa cosa dovra’ e potra’ fare un Parlamento con un terzo di parlamentari in meno. Questo taglio si giustifica nella visione dei Cinquestelle solo in chiave di risparmio economico, nonostante si possa affermare che questo e’ il governo piu’ sprecone che ci sia mai stato. Unica consolazione di un eventuale esito a favore del taglio e’ che la maggioranza di quelli che andranno a casa sono proprio i grillini, passati come u a meteora in un parlamento in cui hanno fatto piu’ disastri di chiunque li ha preceduti. Magra consolazione perche’ agli italiani resteranno le macerie di un sistema ancor piu’ fragile”, conclude.
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Source: News UDC Italia