Open Arms: Binetti (Udc), ipocrisia governo, non poteva non sapere
(DIRE) Roma, 30 lug. – “La grande ipocrisia dell’attuale governo, soprattutto del M5S nei confronti degli
ex colleghi di governo della Lega, comincia quando afferma di non aver
saputo nulla di quanto l’allora Ministro Salvini stava disponendo in
merito ai migranti in mare aperto”. Cosi’ Paola Binetti, senatrice Udc.
“Premesso- spiega- che il grande ed infinito processo di migrazione dal
Sud verso il Nord e’ tanto antico quanto e’ antico il mondo; premesso
che la giustizia e il rispetto dei trattati non possono mai far
dimenticare il valore della solidarieta’; premesso che la sistematica
offesa dei Diritti umani, in atto in alcuni paesi del nord Africa,
interpella le coscienze dell’intero mondo occidentale, della sua storia
e della sua cultura; non e’ affatto credibile che il M5S sostenga di non
aver saputo, a suo tempo, quel che stava accadendo sulla nave in
questione. Un Movimento che ha costruito il suo potere sulla
comunicazione e lo ha vincolato alla piattaforma Rousseau, piu’ per
raccogliere informazioni che per una pretesa condivisione delle
decisioni, non poteva non sapere, soprattutto ai vertici! C’e’ una falsa
prospettiva di responsabilita’ in chi invoca la democrazia diretta,
smascherata dalle costanti contraddizioni, in salsa negazionista, con
cui il M5S nega oggi quello che ha detto ieri e quasi sicuramente quello
che dira’ domani. Oggi Salvini, vecchio alleato, diventato ingombrante
per la verita’ dei fatti che documenta, e’ per il M5S la bestia da
buttare a mare, la vittima designata per recuperare credibilita’ con gli
alleati Pd”. La
senatrice Udc Paola Binetti aggiunge: “Mi divide da Salvini la durezza
del rifiuto, che a tratti e’ apparsa priva di umanita’ nei confronti
delle persone che versavano in un oggettivo stato di difficolta’; ma mi
divide da questo linciaggio l’ipocrisia di chi ha il coraggio di
scagliare la prima pietra, senza chiedersi se e’ davvero senza peccato.
Da tempo sto proponendo una linea diversa per un’accoglienza diffusa, in
cui ogni migrante al suo arrivo possa avere almeno un passaporto
sanitario, con cui muoversi liberamente in Europa in cerca di cio’ che
realmente vuole: una casa, un lavoro, il ricongiungimento con la sua
famiglia, perche’ solo cosi’ sara’ veramente libero. Non certo restando
confinato nei Centri di accoglienza, da cui cerca comunque di fuggire
come da ghetti piu’ o meno legalizzati. E neppure ricevendo come una
sorta di reddito di sopravvivenza quanto invece vorrebbe ottenere come
frutto del suo lavoro e della sua capacita’ di mettersi in gioco. Ci
sono molti modi per respingere una persona e mortificarne la dignita’ e
la ghettizzazione e’ uno di questi! Moltissime sono le responsabilita’
che in tutta l’Europa hanno reso possibili questa strage degli
innocenti, che comincia ben prima della loro partenza e si alimenta del
loro sfruttamento continuo, che non di rado culmina con la corruzione
che ne fa dei pusher e li arruola nella microcriminalita’ organizzata.
Ma Salvini non puo’ essere considerato l’unico responsabile di questo
processo e insistere su questa plateale fake news, illude chi lo fa che
in questo modo sta lavando la sua coscienza”. “Ma non e’ cosi’ e la
verita’ storica emergera’ presto, chiedendoci conto degli sbarchi
incontrollati e del futuro di quei giovani, spesso giovanissimi, che
spariscono senza lasciare traccia di se’, in un grande traffico di
esseri umani di cui chi sta al governo non si chiede dove e come siano
finiti. Una drammatica vicenda- conclude Binetti- in cui Salvini e’ solo
uno dei tanti responsabili. E il ministro degli Esteri, il ministro
della Giustizia, lo sanno molto molto bene”.
Source: News UDC Italia