Family Act: Binetti (Udc), deludente incontro con ministra Bonetti

Family Act: Binetti (Udc), deludente incontro con ministra Bonetti

I (DIRE) Roma, 25 giu. – “Incontro con la Ministra Bonetti nella Commissione Bicamerale d’Infanzia: Famiglia e pari opportunita’. Due deleghe importanti, di cui pero’ finora, pur essendo a meta’ legislatura non abbiamo potuto vedere grandi frutti… Per le pari opportunita’ non si capisce bene chi sia il target privilegiato a cui la ministra si rivolge, dal momento che nella dialettica intra-familiare o soprattutto in ambito lavorativo tra uomo e donna, finora non abbiamo visto nessuna presa di posizione seria a tutela del famoso gender gap. Ne’ abbiamo visto interventi significativi in un altro ambito non meno delicato delle pari opportunita’ quale quello del patto intergenerazionale tra giovani, sempre meno tutelati e anziani sempre piu’ soli e abbandonati. Ne’ ci e’ sembrato che la diversita’ di opportunita’ tra persone di livello socio-economico diverso sia stata affrontata con mano sicura, per cui sono ampiamente lievitate le disparita’ sociali in questo periodo. Ma nemmeno tra persone con disabilita’, con diversa-abilita’ o del tutto abili, abbiamo visto prendere posizioni a favore di un miglioramento delle opportunita’… Insomma molte parole e poche decisioni concrete e efficaci. In quanto alla Famiglia, le cose finora non sono certo andate meglio. Poche le interfacce efficaci con la ministra della scuola, per cui le famiglie sono nel piu’ cupo degli orizzonti sul futuro a breve termine dei figli. La scuola appare piu’ come una palude con sabbie mobili, che non uno spazio in cui crescere ce sviluppare talenti e capacita’. Peggio ancora e’ andata con il ministro della gioventu’, piu’ interessato allo sport e alla ripartenza della Serie A che non a creare opportunita’ per i giovani. Se si esclude la lunga e inutile passerella mediatica dei famosi stati generali, ormai conclusi e dimenticati, non c’e’ un solo provvedimento a favore dei giovani in tutta la legislatura. Del tutto carente poi l’integrazione con la collega ministra del lavoro, se si tiene conto del numero impressionante di donne uscite dal mondo del lavoro, secondo i dati ISTAT in questo arco di tempo. I dati dell’ispettorato del lavoro sulle cosiddette dimissioni volontarie appartengono a giovani madri e la dicono lunga sulla carenza strutturale di servizi per l’infanzia. Insomma in Italia la famiglia non e’ mai stata cosi’ poco e cosi’ mal tutelata”. Lo afferma la senatrice Paola Binetti, UDC, che continua: “Il tempo delle osservazioni, puntellato da recriminazioni del tutto plausibili, non ha permesso alla ministra di rispondere. Ci fara’ sapere, in parte per iscritto, in parte in un eventuale ritorno, dal momento che sta predisponendo gli stati generali della famiglia. Quel che e’ certo e’ che la quantita’ e la qualita’ delle osservazioni ricevute stamattina in Commissione bicamerale, per lo piu’ dall’Opposizione, ma non solo!, non possono cadere nel vuoto e la risposta che ci attendiamo dalla ministra e’ una risposta di fatti e non di belle parole. Il governo si attende miliardi a go-go tra MES e Recovery Fund; ci sta chiamando a votare lo scostamento di bilancio, per svariati miliardi. Il problema non e’ se ci sono i fondi o no! I fondi vanno trovati per riconoscere alla famiglia il suo ruolo centrale nell’intero sistema politico, e questa e’ la sfida che compete alla ministra della famiglia. Non servono bonus frammentari, ne’ una semplice operazione di maquillage per ri-accorpare sotto la voce assegno unico cio’ che gia’ ricevono le famiglie, in modo inadeguato e insoddisfacente. La ministra della famiglia deve rivendicare il ruolo strategico di chi garantisce coesione e rilancio del paese proprio a partire dalla famiglia, considerando investimenti e non costi le risorse che resta ancora indispensabile stanziare”. (Vid/ Dire) 15:32 25-06-20 NNNN

Source: News UDC Italia

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