Giustizia: Binetti (Udc), da Bonafede nessuna attenzione a minori
(DIRE) Roma, 20 mag. – “Un dibattito forte e duro oggi in aula a proposito di giustizia e delle mozioni di sfiducia al ministro Bonafede. Sono molte, moltissime le ragioni di diffidenza nei confronti di un ministro che piu’ volte interpellato con interrogazioni urgenti, non ha mai, dico mai voluto rispondere. Eppure si trattava di questioni delicate ad esclusiva tutela dei minori e a garanzia delle famiglie a cui il minore era stato sottratto invocando una inesistente sindrome come la Sindrome di alienazione parentale, Pas. Abbiamo segnalato il caso di bambini sottratti alle famiglie in tempi precedenti alla risonanza mediatica che altri casi hanno avuto. Eppure mai abbiamo avuto risposta; come se non si trattasse di questioni che si appellavano alla giustizia e invocavano la giustizia per i minori”. Lo dice Paola BINETTI, senatrice dell’Udc, che attacca “un ministro distratto, nonostante gli appelli personali a fare chiarezza, ad intervenire accanto a genitori ingiustamente discriminati, ignorati, mentre chiedevano solo giustizia. Ci sono famiglie che da anni chiedono di poter ritrovare i propri figli, spostati in case famiglia in cui non trovano il calore degli affetti e la necessaria attenzione educativa. Separati anche per una lentezza burocratico-gestionale che denuncia un vulnus gravissimo alla famiglia. Eppure il ministro non ha voluto ascoltare la voce di bambini in difficolta’ e il dolore dei loro genitori, non ha voluto rispondere alle interrogazioni parlamentari che sono depositate da mesi e da anni”. BINETTI sottolinea: “In nessuna delle mozioni di sfiducia si fa riferimento a questa indifferenza con cui i bambini in difficolta’ sono stati trattati dal ministro della giustizia. Pero’ anche questo e’ un segnale significativo con cui in questa legislatura i bambini non hanno potuto far sentire la loro voce. Non c’era nessuno disposto ad ascoltarli. E quando non si fa giustizia ai minori e si preferisce rincorrere le questioni dei potenti, a cominciare dai mafiosi messi in liberta’, allora la giustizia e’ davvero caduta in un baratro da cui e’ difficile emergere. Deboli con i forti e prepotenti con i piu’ fragili, e’ un gran brutto programma di governo”. (Com/Anb/ Dire) 11:42 20-05-20 NNNN
Source: News UDC Italia