Scuola: Binetti (Udc), paritarie più profonda disabilità sociale
(DIRE) Roma, 18 mag. – “Oltre alle scuole paritarie, ingiustamente discriminate in tutti i DPCM finora pubblicati: Cura Italia, Salva Italia, Rilancia Italia, l’altro grande discrimine riguarda le persone con disabilita’. Il Governo ha preferito concentrare la sua attenzione su norme-spot, in genere a pioggia, dettando prescrizioni super-dettagliate senza avere nessuna conoscenza reale dei settori che ha preteso di normare. E’ la conferma di come si ostini ad improvvisare in modo dilettantesco formule che in molti casi risultano inapplicabili”. Cosi’ Paola Binetti, senatrice Udc. “Sarebbe bastato- spiega- rivolgersi ai veri esperti di settore per sapere cosa fare e come fare sulla base dei tre soli criteri finora fissati: mascherine, distanza fisica, gel igienizzanti. Ma ovunque ha voluto dire di piu’ e di troppo, grazie alle sue Task force che abbondano di virologi e di economisti, ma mancano di madri di famiglia, di insegnanti, di ristoratori e parrucchieri, per cui alla fine ne e’ venuto fuori un gran pasticcio. Solo sulla scuola paritaria non ha detto nulla: silenzio assoluto nel vuoto pneumatico di una sensibilita’ che non c’e’, di una consapevolezza che manca in radice, di supertecnici che ben poco sanno del diritto dei genitori a scegliere la scuola che preferiscono per i figli. Manca nel governo rispetto per il diritto alla liberta’ di educazione, cosi’ come manca fiducia e rispetto per il buon senso degli italiani, commercianti, professionisti, imprenditori. L’approccio precettivo scelto dal governo e’ perfino peggio di quel paternalismo medico tanto esecrato. Una scuola libera, una formazione centrata sulla capacita’ di pensiero critico, sulla responsabilita’ personale, sfugge alla semplice immaginazione di chi pretende di controllare tutto, anche quello che non sa. Il governo attuale ha finora mancato tutti i suoi obiettivi; ha fallito alla grande con il reddito di cittadinanza, con Ilva e con Alitalia e fallira’ ancora con le riaperture e il reddito di emergenza: Fallisce perche’ improvvisa e si affida ogni volta a nuovi esperti, che rimettono in discussione quanto approvato solo poche settimane prima. Ma far fallire la Scuola paritaria significa tradire una storia e una cultura che hanno fatto grande il nostro Paese; che hanno permesso la promozione di scuole professionali quando lo Stato non sapeva neppure cosa fossero; che ha creato giardini di infanzia per facilitare il lavoro femminile, quando il governo non aveva la piu’ pallida idea di come venire incontro alle donne che lavorano; che ha educato una classe dirigente garantendo oltre allo spessore culturale anche una solida formazione della coscienza. Con il fallimento della scuola paritaria si creeranno tutte le premesse per una nuova e piu’ profonda disabilita’ sociale, in cui sara’ difficile ritrovare le tracce di una formazione cristiana solida e di una educazione alla solidarieta’ e al volontariato come propone la dottrina sociale della Chiesa”. (Mar/ Dire) 13:47 18-05-20 NNNN
Source: News UDC Italia