Def: Binetti (Udc), governo rispetti parlamento, ecco tre proposte concrete
(DIRE) Roma, 29 apr. – “Con l’arrivo del DEF in Aula il governo puo’ dare nei fatti un segno di quel rispetto verso il Parlamento che finora e’ mancato. Non c’e’ dubbio che il Conte-2 passera’ alla storia, o piu’ semplicemente alla cronaca, come il governo dei tecnocrati: da Task force del governo a consulenti del Presidente del Consiglio. Una piccola schiera di esperti che certamente sa molto del proprio sapere specifico, ma che non ha ricevuto nessuna delega a rappresentare i cittadini e soprattutto non e’ in grado di intercettarne i bisogni reali. Il curriculum di quasi tutti e’ indubbiamente prestigioso nel proprio ambito concreto; ma nessuno di loro possiede la vision politica che consente di interpretare il sentire del Paese, con le sue priorita’ e le sue drammatiche difficolta’. Ma anche con quel pluralismo di voci che definisce la difficile architettura della democrazia. La discussione sul DEF non puo’ essere una passeggiata per qualche distratto sottosegretario, impegnato a giocare con il suo telefonino per qualche ora, mentre le decisioni vengono prese in tutt’altro ambito. Abbiamo proposte concrete, soprattutto in ambito sanitario, che e’ quello a cui saranno destinate, almeno per ora le risorse piu’ sicure e non vogliamo che la riforma, per altro urgente del SSN, venga affrontata al di fuori delle Commissioni parlamentari prima e dell’Aula subito dopo. Le risorse che l’Europa mettera’ a disposizione di un obiettivo strategico come la salute, vanno inquadrate in un cambiamento di paradigma, che restituisca alla medicina territoriale un peso ben diverso. Il prezzo piu’ alto in questa epidemia lo hanno pagato gli anziani, i malati cronici e i malati affetti da qualche malattia rara soprattutto di tipo cardio-respiratorio. Il numero dei morti lo dice con assoluta e ineccepibile verita’”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC, che sintetizza le richieste in tre passaggi chiave: “Vogliamo prima di tutto che sul territorio ci siano molti piu’ geriatri competenti e disponibili ad effettuare visite domiciliari. Veri e propri medici di famiglia in un quadro demografico come l’attuale”. Continua la senatrice: “Come c’e’ il pediatra di base vogliamo il geriatra di base, proprio per evitare che tanti anziani debbano andare in RSA con la falsa convinzione che li’ siano assistiti meglio. Vogliamo per loro una assistenza domiciliare di alta qualita’, comprensiva della riabilitazione necessaria. Come seconda ed esplicita richiesta vogliamo maggiore attenzione alle famiglie e in particolare al care giver familiare che si occupa delle persone fragili e che va tutelato e garantito come il miglior professionista possibile per la presa in carico della salute familiare. E in terzo luogo chiediamo che gli investimenti per la ricerca siano moltiplicati: basterebbe detassare un settore strategico come questo per implementarne le risorse. La ricerca deve tornare ad essere in Italia il settore trainante dello sviluppo del Paese e non la sua cenerentola”. Insomma, conclude BINETTI, “tre cose chiare, concrete, non di parte, anche se vengono da una opposizione che fin dall’inizio e’ stata aperta e collaborativa, perche’ al servizio dei malati e delle loro famiglie. Vedremo se il Cinte-bis sapra’ restituire dignita’ e peso al parlamento e alla sua opposizione, che altro non e’ che stimolo costruttivo a fare piu’ e meglio; piu’ in fretta e con piu’ fiducia negli italiani”. (Com/Tar/ Dire) 11:24 29-04-20 NNNN
Source: News UDC Italia