Coronavirus: Binetti (Udc), assistenza domiciliare e scuola paritaria grandi assenti
(DIRE) Roma, 6 apr. – “Comincia oggi il dibattito operativo sugli emendamenti presentati al Decreto Cura Italia, e molti sono i punti di frizione che occorre monitorare attentamente, per evitare che il Governo inglobi tutto in una sorta di maxi-emendamento su cui porre la fiducia evitando di entrare nel merito dei problemi. Voglio elencare due punti, da sempre al centro dell’attenzione dell’UDC nella sua azione politica, in cui si riflette una antica e sempre attuale tradizione italiana. Al primo posto la qualita’ della cura rivolta agli anziani, sia attraverso l’assistenza domiciliare, sia attraverso RSA, capaci di offrire una relazione di cura dignitosa, anche sotto il profilo delle cure palliative, quando si rendono necessarie. Lo sguardo del governo su questi punti e’ a dir poco distratto, quando non decisamente indifferente. Eppure sono proprio gli anziani che hanno pagato il prezzo piu’ alto in questa epidemia; molti di quelli che erano in RSA sono morti a grappoli. Una intera generazioni di anziani falcidiata da incuria, da superficialita’ e in alcuni casi dall’oscura convinzione che privilegiando i giovani si potessero sacrificare gli anziani. Una sgradevolissima distinzione tra malati di serie A e malati di serie B, mentre la nostra Costituzione con gli articoli 3 e 32 non discrimina affatto tra vecchi e giovani. Il governo potrebbe intervenire con due misure chiare. Prima di tutto attingendo a fondi recuperati da una piu’ equa tassazione sulla filiera del tabacco, posto che il tabacco riscaldato gode di un credito che riduce del 75% il proprio carico fiscale. E poi non ammettendo nessun colpo di spugna sulla responsabilita’ civile e penale di quanti, soprattutto dirigenti, si sono resi colpevoli di omissione di misure di prevenzione proprio nelle RSA o, ancora peggio, hanno tenuto queste strutture in tali condizioni di degrado per mancanza di igiene, da facilitare la diffusione del virus in modo esponenziale”. Lo afferma la senatrice Paola Binetti, UDC, che continua: “La seconda pesante criticita’ rilevata dalla lettura del Decreto riguarda la Scuola paritaria, con un particolare riferimento alla scuola materna. Sono scuole che nell’attuale situazione socio-economica minacciano di chiudere e di non esserci piu’ l’anno prossimo, con una perdita secca non solo di quel pluralismo educativo, tipico della nostra tradizione, ma anche con una migrazione verso la scuola statale in cui ad oggi mancano perfino le risorse logistiche per accogliere questi ragazzi”.
Source: News UDC Italia