Coronavirus: Binetti (Udc), da Conte grande confusione su lotta a povertà
(DIRE) Roma, 29 mar. – “Il nuovo volto dell’epidemia si chiama fame, disagio sociale, impoverimento veloce in chi gia’ mancava delle piu’ elementari risorse economiche. Il Premier Conte nella sua conferenza stampa di ieri sera, che in via del tutto eccezionale, ha ampiamente sforato anche i tempi del Telegiornale, ha mandato al Paese un messaggio che e’ apparso paradossale. Un messaggio che prescindeva dal numero degli ammalati e dal numero dei morti, per darci un nuovo bollettino di guerra. E Conte ha parlato del numero degli affamati e di coloro che sono rimasti a corto di risorse, perche’ l’isolamento imposto dal virus ha velocemente prosciugato di chi vive di un’economia fragilissima, che prende forma giorno per giorno. Un mondo composito di cui fanno parte moltissime persone che lavorano come artigiani, piccoli professionisti eppure stanno nel commercio e nelle imprese improvvisamente bloccate sine die”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC. “E cosi’ la malattia da Covid-19 sta facendo emergere i problemi della fame che presto diventera’ anche malnutrizione o almeno per ora scarsa nutrizione; la solidarieta’ che ha commosso tutti per la straordinaria generosita’ dei gesti lascia intravvedere un senso di frustrazione, di reciproca aggressivita’, esasperato dal fatto che non si quando finira’ tutto cio’. Gia’ scarsamente attrezzati per affrontare un’epidemia di queste dimensioni, scopriamo che il tempo della privazione che si allunga a dismisura esaspera gli animi e crea nuove e diverse emergenze sociali ed economiche. E Conte ieri ha fatto di tutto per promettere che lo Stato non lascera’ nessuno solo, che tutti godranno almeno dei livelli piu’ elementari di assistenza sociale. Ma non era assolutamente chiaro da dove prendera’ i fondi, dopo la chiusura dell’Europa; ne’ era facile capire come saranno distribuiti questi fondi alle persone piu’ povere; tantomeno si potevano comprendere i meccanismi di trasferimento delle risorse dal governo centrale ai sindaci. E’ fuori discussione che ci sara’ un enorme appesantimento del debito pubblico; ma cosa significhi l’espressione di Conte: Faremo da noi, a prescindere dall’Europa, appare di una ambiguita’ inquietante. Per cui l’unica conclusione della Conferenza del Premier ieri sera e’ che lo Stato ci pensera’ lui e sembra quasi di sentir riecheggiare una famosa battuta che non porto’ fortuna a nessuno: #Enricostaisereno, ossia: #italianistatesereni. Vedremo che succedera’, perche’ per ora viviamo immersi nel caos normativo dei decreti, fatti apposta per spostare sempre un po’ piu’ in la’ la soluzione dei problemi; Presidente, attendiamo il prossimo”, conclude. (Com/Sor/ Dire) 12:02 29-03-20 NNNN
Source: News UDC Italia