Eutanasia: Binetti (Udc), non credo che 93% italiani sia a favore
(DIRE) Roma, 2 ott. – “In tempi di lotta alle Fake news nelle loro molteplici versioni abbiamo bisogno di un giornalismo d’inchiesta che risponda piu’ e meglio ai criteri di una analisi statistica il piu’ rigorosa possibile, che comunichi con chiarezza come costruisce il suo campione, con i criteri di inclusione e di esclusione e soprattutto che espliciti il modo in cui sono confezionate le domande. Secondo una recente indagine Swg-Coscioni gli italiani chiedono piu’ liberta’ e diritti su fine vita, scienza, droghe, disabilita’ e fecondazione assistita. Concretamente desidero evidenziare il fatto che il 93% degli italiani sarebbe favore dell’eutanasia: un dato che balza subito all’attenzione perche’ implicherebbe che solo il 7 % sarebbe contrario e magari tra questi ultimi l’indagine considererebbe anche gli indecisi e coloro che non sanno bene in cosa consista l’eutanasia. Sorprende il fatto che nella costruzione del campione degli intervistati non si sia affatto tenuto conto di tre categorie, che in un certo senso potremmo definire privilegiate, perche’ portatrici d’interesse. Concretamente i cosiddetti malati terminali e i medici. Una contro-inchiesta fatta, sia pure velocemente, tra i direttori di Hospice di piu’ lunga tradizione, ha confermato che la richiesta di eutanasia e’ pressoche’ assente tra gli ospiti della struttura e tra quanti sono assistiti a domicilio. E per quanto riguarda la reazione dei medici e’ nota a tutti la reazione del presidente dell’Ordine, che ha confermato il rifiuto a sottostare ad imperativi di questa natura. Potremmo parlare di una ampia e convinta forma di disobbedienza civile, se dovesse passare una legge di questo tenore. Esattamente come minaccia l’Asso0ciazione Coscioni che in occasione del Congresso di Bari rilancera’ le azioni di disobbedienza civile per ampliare le possibilita’ di scelte al fine della vita e chiedere la calendarizzazione della proposta di legge d’iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia presentata alla Camera a settembre 2013. Proposta di legge di cui il Parlamento ha preso atto e l’ha gia’ esclusa dal dibattito parlamentare sette anni fa, proprio per il suo esplicito contenuto eutanasico”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI (Udc), che continua: “Da un punto di vista scientifico ci sono tre domande di metodo e una di sostanza che e’ opportuno porsi davanti a queste indagini. Prima di tutto occorre sapere se il questionario sottoposto ai mille intervistati era stato validato o no. In secondo luogo occorre sapere come e’ stato selezionato il campione degli intervistati e con quali strumenti sono state fatte le valutazioni statistiche, per passare da 1000 soggetti all’intero popolo italiano. E in terzo luogo e’ fondamentale capire come erano formulate le domande… Non e’ difficile immaginare che se la domanda si concentra sulle condizioni di estrema sofferenza fisica o psichica di una persona, senza offrire alcuna alternativa possibile, la suggestione a rispondere in un senso piuttosto che in un altro e’ molto forte. Forte e fuorviante. Ad ogni buon conto speriamo che ci siano altre inchieste piu’ e meglio ispirate a criteri di pieno rigore scientifico, perche’ e’ oggettivamente impossibile credere che il 93% degli italiani e’ a favore della famosa iniezione letale! Basta fare la verifica nel proprio contesto sociale e familiare… per rendersene conto”. (Vid/ Dire) 12:29 02-10-19 NNNN
Source: News UDC Italia