Eutanasia: Binetti (Udc), lunga attesa Consulta e una rinnovata speranza
(DIRE) Roma, 25 set. – “Continua la lunga attesa per sapere cosa abbia deciso la Corte Costituzionale in merito alla vicenda Cappato, ormai diventata una possibile porta d’ingresso per l’eutanasia in Italia. Un’attesa che piu’ di ogni altra cosa riflette l’evidente complessita’ della decisione, tutt’altro che ovvia e scontata. Eppure i luoghi comuni che si ascoltano con una insistente ripetitivita’, suonano tutti piu’ o meno cosi’: bisogna lasciare la gente libera di decidere; a volte il dolore diventa davvero insopportabile; non basta che lo stato garantisca le cure necessarie, deve garantire anche una morte senza dolore e senza sofferenza. Liberta’ completa, dolore insopportabile, diritto di decidere: sono le tre parole chiave che con maggior frequenza vengono utilizzate per giustificare una possibile richiesta di eutanasia. E’ la cultura del nostro tempo, che dopo aver scoperto il valore della soggettivita’ ne ha fatto un assoluto: i desideri sono diventati diritti; la liberta’ un orizzonte senza confini; il dolore come il male da combattere con tutti i mezzi possibili, fino al punto di preferire la morte, che e’ la negazione di tutto, pur di non soffrire piu’.” Lo afferma la senatrice Paola Binetti (Udc), che continua: “Avevamo chiesto un tempo supplementare per approfondire in Senato una questione cosi’ delicata, che inevitabilmente cambiera’ la natura di molte relazioni, soprattutto per le persone piu’ fragili, che sperimenteranno un ulteriore forma di abbandono. Un tempo che non ci e’ stato dato, ma che la Corte si sta prendendo per andare oltre le evidenti difformita’ che ci sono al suo interno. Ma proprio per questo insistiamo perche’ ci sia un rispetto reale della architettura normativa dello stato: il Parlamento fa le leggi, prendendosi il tempo necessario, e la Corte ne valuta l’eventuale incostituzionalita’, senza sostituirsi indebitamente al legislatore. Speriamo ancora che cosi’ avvenga per rispetto ai cittadini, soprattutto a oloro che domani non avranno voce sufficiente per reclamare piu’ cure, cure migliori e cure piu’ tempestive. In questo rivendichiamo la nostra responsabilita’, delegati dal consenso popolare a rappresentarli, nonostante tutto”. (Vid/ Dire) 15:47 25-09-19 NNNN
Source: News UDC Italia