Sanità, Dl Calabria: Binetti (Udc), decreto divisivo e inconcludente
(DIRE) Roma, 19 giu. – “Il Decreto Calabria e’ arrivato oggi in Aula con il parere negativo su tutti, ma proprio tutti gli emendamenti presentati ovviamente dai soli partiti dell’opposizione. I partiti di maggioranza, Lega e M5S, erano ben consapevoli che si trattava di un decreto blindatissimo, per cui il dibattito e’ stato surreale: con l’opposizione che si sforzava di dimostrare la ragionevolezza delle sue proposte e il governo ostinatamente chiuso nel suo rifiuto ad accoglierle. In pratica si e’ trattato di una sorta di fiducia surrettizia: una pantomima in cui dai banchi dell’opposizione si sono alzate molte voci autorevoli e collaborative, senza nessun tipo di ostruzionismo, ma nel piu’ completo silenzio dei partiti di maggioranza. Tante critiche, tante proposte, ma senza poter decidere nulla, perche’ tutto era gia’ stato deciso e blindato in altre sedi. Ma la cosa realmente scandalosa e’ stata l’assoluta assenza del ministro Grillo: mai vista in Commissione, mai apparsa in Aula. Nonostante sua stata piu’ volte sollecitata a partecipare almeno al voto finale. Tanto per metterci la faccia e ascoltare quanto dai banchi dell’opposizione veniva segnalato con puntualita’ e concretezza”. L afferma la senatrice Paola Binetti (Udc), che continua: “Eppure sarebbero bastati pochi gesti concreti per mostrare nei fatti un diverso atteggiamento: per esempio varare l’aumento delle Borse per le scuole di specializzazione. Mentre ad oggi nessuno sa ancora quante siano e come saranno ripartite. Ancora oggi, una manciata di secondi fa il Sito del MIUR recitava esattamente: I posti disponibili per le specializzazioni mediche 2019 saranno pubblicati dal Miur con un successivo decreto. Viceversa sappiamo che gli esami si svolgeranno il 2 luglio, con 140 quesiti a risposta multipla che dovranno essere risolti in 210 minuto. Sappiamo il come e il quando, ma non il quanto, con i relativi livelli di ansia tra tutti i giovani neolaureati che parteciperanno alla prova. L’anno scorso, 2018, erano: 6.200 con risorse del ministero (nel 2017 i posti erano 6.105), 640 con fondi regionali (499 nel 2017), e 94 con risorse di altri enti pubblici o privati (71 sempre nel 2017). In totale 6.934 borse per il doppio, esattamente il doppio! dei partecipanti alle selezioni. Un trend in leggero aumento, ma totalmente disallineato con il numero degli iscritti alla facolta’ di medicina e, soprattutto con il numero di laureati. Era del tutto lapalissiano che la soluzione del problema sta nell’aumento delle borse e non nella precoce immissione in servizio di specialisti non ancora formati!. Il problema ha una soluzione cosi’ ovvia da far seriamente dubitare della lucidita’ degli esperti ministeriali: il MIUR deve aumentare il numero delle borse e il Ministero della salute deve assorbire prima i neo-specialisti, risparmiando loro l’ulteriore attesa che separa tempo della avvenuta specializzazione e tempo di assunzione. Fin troppo facile, naturale e coesivo, per chi rincorre modalita’ di cambiamento selvaggio, sempre piu’ destabilizzante nel sistema sociale oltre che in quello sanitario!”. (Vid/ Dire) 13:19 19-06-19 NNNN
Source: News UDC Italia