Governo: Binetti (Udc), sistema Paese sull’orlo di una crisi globale
(DIRE) Roma, 17 feb. – “Ci stiamo avvicinando al primo compleanno di questa strana legislatura sempre sull’orlo del precipizio. I giornali di oggi aprono tutti con la strana notizia che, oltre a Salvini, per la nave Diciotti sono indagati anche Conte e Di Maio. Ma trattandosi di una decisione dell’intero CdM forse domani qualcuno dira’ che dovrebbero essere messi tutti sotto inchiesta. Ne’ va meglio in politica estera: dopo la durezza dello scontro con la Francia, che arriva a richiamare il suo ambasciatore, e dopo l’intervento di Mattarella che per ricucire lo sgarbo si appresta ad accettare l’invito di Macron, oggi il nostro ministro degli esteri, in una lunga intervista, chiarisce subito che gli scontri con la Francia riprenderanno presto. La ragione e’ molto semplice: sono nostri competitor in tutto e di solidarieta’ e collaborazione non e’ affatto facile parlare. In quanto al DEF e alla politica economica del nostro Paese l’aria di crisi si va intensificando senza nessun intervento positivo che possa rilanciare il nostro PIL. Con l’aggravante che martedi’ arriva in Senato il Decreto sul reddito di cittadinanza e la pensione a quota 100; due misure fortemente destabilizzanti in un sistema talmente traballante, che e’ quasi un miracolo se ancora regge. Eppure regge, senza che ci sia nulla che funzioni. In un anno l’Italia e’ realmente precipitata in una palude, da cui sembra impossibile riemergere: senza risorse interne del tutto prosciugate e senza alleanze efficaci. Soli contro tutti, anche contro noi stessi.” Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC, che continua: “Eppure l’Italia non e’ un Paese che si possa lasciar fallire, senza attivare misure straordinarie per salvaguardarne una storia davvero speciale. Perche’ gli italiani sembrano dare il meglio di se stessi proprio davanti alle condizioni in cui l’emergenza sembrerebbe far temere il peggio! E questo scatto d’orgoglio si chiama unita’ nazionale, capacita’ di accantonare ideologie, piccoli giochi di potere, risse di stampo politichese che distruggono la nostra pur fragilissima economia. A un anno dalle elezioni dobbiamo avere il coraggio di ammettere che la soluzione scelta allora per governare il Paese si sta rivelando fallimentare; ma a nulla servirebbe andare ora ad elezioni anticipate, perche’ senza una forte coesione che metta insieme le risorse migliori del paese, non si andra’ da nessuna parte. Bisogna ripartire dallo schema originario da cui e’ nata questa legislatura, per trovare una formula che ridia dignita’ al Paese sul piano della politica economica e della politica estera; sul piano del rispetto dei diritti umani di tutti: dal diritto al lavoro al diritto all’accoglienza; dal diritto alle cure al diritto alla formazione di alta qualita’. Dal rispetto della parola data ad una nuova creativita’ per rilanciare un welfare delle opportunita’ per tutti. Ricominciare si puo’ e si deve; cambiare dioventa ogni giorno piu’ urgente e necessario” (Rai/ Dire) 11:00 17-02-19 NNNN
Source: News UDC Italia