Eutanasia: Binetti (Udc), diciamo no in qualsiasi forma la si presenti
(DIRE) Roma, 13 feb. – “In attesa di rispondere alle sollecitazioni della Corte Costituzionale in merito al caso Cappato, alla Camera si discute il ddl sull’eutanasia, con le implicazioni di un tale approccio nella vita di persone particolarmente fragili, sole e non sempre in condizione di esprimere in piena autonomia il loro consenso informato. L’eutanasia, privata di quell’alone di umana pieta’ nei confronti di chi soffre e considera inaccettabile la propria vita, resta sostanzialmente il modo piu’ semplice e piu’ rapido per porre fine ad una vita, anche se questa e’ la vita di bambini ben poco capaci di dire cosa vorrebbero e come immaginano il loro futuro”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC, che insieme alla Associazione Scienza & Vita ha promosso un convegno. “E’ quanto sta accadendo- avverte- in Belgio e in Olanda in cui l’eutanasia dei bambini non e’ piu’ un tabu’ e spesso mette i genitori davanti a scelte devastanti. Ma puo’ accadere anche il contrario, e la morte puo’ raggiungere i bambini anche contro l’opinione dei loro genitori come abbiamo visto con i casi di Alfie e del piccolo Charlie, che hanno scosso l’opinione pubblica in Italia oltre che in Inghilterra. Il dolore dei bambini, la loro sofferenza spesso legata a patologie che non sembrano offrire nessuna possibilita’ di soluzione- continua- e’ al centro del dibattito nel Convegno che si svolgera’ nel pomeriggio nella Sala ISMA di piazza Capranica”. Prosegue BINETTI: “Il tema, a pochi giorni di distanza dal decimo anniversario della morte di Eluana Englaro, assume una attualita’ che meriterebbe la massima attenzione da parte dell’opinione pubblica. In realta’ non e’ cosi’ e sembra che la grande stampa stia ignorando un problema, davanti al quale le coscienze si trovano ad un crocevia non piu’ eludibile. Dobbiamo affrontare piu’ coraggiosamente il tema dell’eutanasia, riflettendo su quello che a tutti gli effetti e’ un suicidio assistito o l’omicidio di una persona consenziente”. Per la senatrice centrista “occorre smascherare l’ideologia della morte che traspare quando si declina il principio di autodeterminazione in termini di diritto a morire. Anche perche’ se la morte e’ un diritto allora qualcuno avra’ il dovere di fornire l’aiuto necessario, facilitando, agevolando e anticipando la morte, a seconda del desiderio espresso. Un desiderio che si converte ipso facto in diritto e come tale vanta le sue pretese, magari a carico del SSN. Ben altri sono i contenuti a cui oggi fanno riferimento le persone quando parlano di dignita’ della vita e di autodeterminazione, a cominciare dal diritto al lavoro e ad una vita dignitosa. Il dolore del bambino, reso insopportabile dall’indifferenza di un sistema sociale che fa delle argomentazioni economiche il criterio guida, e’ davvero la piu’ forte provocazione per la nostra coscienza di uomini e di donne, tanto piu’ se parlamentari. La nostra richiesta al Governo e’ di tutt’altra natura e chiede investimenti per la ricerca e per le cure palliative; per le famiglie e per gli Hospice, in una relazione di cura declinata con tutta la scienza, la tecnologia e soprattutto l’umanita’ di cui siamo capaci”, conclude. (Com/Tar/ Dire) 16:08 13-02-19 NNNN
Source: News UDC Italia