Sanità: Binetti (Udc), schedatura membri Css è anticostituzionale
(DIRE) Roma, 8 gen. – “Questi Cinquestelle sono sempre piu’ sorprendenti: vincono le elezioni con lo slogan del cambiamento a tutti i costi; denunciano scandali di ogni genere e tipo; si atteggiano a moralisti senza macchia e senza paura. E poi scivolano ogni giorno in un nuovo e diverso incidente di percorso. Ultimo, ma certamente non ultimo, quello sulla schedatura del Membri del Consiglio superiore di Sanita’ in base ai loro orientamenti politici. Un dossier imbarazzante che ha tutto il sapore di una censura previa alla messa in congedo dell’intero Css”. Lo afferma la senatrice Paola Binetti, UDC. “Ovviamente- spiega- il ministro Grillo bolla l’intera operazione come una Fakenews. Ma la successione degli eventi non consente di liquidare i fatti con tanta spregiudicatezza, come se si trattasse di un semplice incidente di percorso. Dopo aver denunciato con una puntualita’ quasi maniacale tutte le ingerenze della politica nelle nomine, soprattutto quelle a carattere sanitario; dopo aver riempito di emendamenti, interrogazioni e interpellanze il precedente governo, oggi scopriamo con sconsolata rassegnazione che stanno commettendo gli stessi errori. La stessa colonizzazione politica come forma di arroganza di un potere che detta le sue leggi imponendo i suoi raccomandati. Ma per imporre i nuovi deve licenziare i vecchi e il criterio guida resta la tessera di partito. Dimmi di che partito sei e ti diro’ che ruolo avrai. Con buona pace del merito, definitivamente archiviato. Per carita’ nella storia le epurazioni ci sono state e sempre da parte di una maggioranza che in questo modo riduceva all’anonimato istituzionale le opposizioni. La storia del 900 e’ ricca di fatti di questo tipo: basta conoscerla, sia pure a grandi linee, e riconoscerla nel suo primo manifestarsi. Lo stesso Spoil System ne e’ una versione addomesticata; vincolata al principio di fedelta’: conta piu’ la fedelta’ al capo che la competenza. Ma questa volta la Grillo ha decisamente esagerato, come accade spesso a chi e’ appena arrivato ad occupare una poltrona di grande potere e ignora del tutto le regole del Fair play. Il Tutti a casa della Grillo suona piu’ come una minaccia che come una promessa, proprio perche’ contraddice all’articolo 3 della nostra Costituzione: Tutti i cittadini hanno pari dignita’ sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Tutti uguali, ma quelli a Cinquestelle sono piu’ uguali degli altri, come dimostra la Fattoria degli animali…”, termina Binetti.
Source: News UDC Italia