Genova: Binetti (Udc), ricostruire ponte in fretta senza cercare vendette
(DIRE) Roma, 20 ago. – “Il disastro del Ponte Morandi ci sta insegnando ogni giorno qualcosa di nuovo; ma tutto ruota intorno all’etica del lavoro ben fatto. E alle drammatiche conseguenze del lavoro fatto male per incompetenza, superficialita’ o per puro interesse privato. Comunque sempre a scapito del bene comune. Oggi e’ la volta del contratto, del rapporto formalmente sottoscritto tra Ministero e Societa’ autostradale. Sembra che di manutenzione straordinaria non si parli affatto. E quindi al contenzioso legale si apre una prateria di cavilli e controcavilli per ottenere che nessuno paghi e soprattutto che nessuno sia responsabile di una delle disgrazie piu’ plateali degli ultimi anni”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, Udc. “Quel ponte spezzato a meta’ restera’ a lungo l’emblema di un paese spezzato in due. Nord e sud; giovani e anziani; sani e malati; maggioranza e opposizione. Un ponte spezzato che rende difficile la vita a tutti coloro che comunque devono andare dall’altra l’arte. Difficile l’alleanza per il mezzogiorno; difficile il patto intergenerazionale; difficile uno sviluppo del Ssn in linea con i bisogni emergenti degli anziani e dei malati cronici. Difficile trovare il punto di convergenza tra maggioranza e posizione. Il ponte e’ spezzato; la comunicazione ridotta a pura Babele dei linguaggi”, continua. “Ma non possiamo rassegnarci, perche’ questo sarebbe il vero fallimento del Paese. Il ponte va ricostruito in fretta, lasciandosi alle spalle rancori e vendette. Perche’ il Paese non tollererebbe piu’ una politica arroccata a dimostrare chi ha torto e chi ha ragione, a scapito dei veri bisogni della gente. alla politica occorre chiedere un salto di qualita’ perche’ pretenda, a cominciare da se’, una nuova qualita’ di lavoro ben fatto. Da tutti! Tecnici ed ingegneri, ma anche medici e maestri, giornalisti e magistrati, politici e funzionari, tutti possono fare un passo avanti. Da Genova emergono con sempre maggiore chiarezza le ferite di un Paese che ha rallentato la sua lotta per eccellenza e si e’ limitato a contemplare la disfatta che ogni giorno di piu’ assaliva strade dissestate, edifici cadenti, degrado delle opere d’arte, ignoranza diffusa. Settembre e’ per molti italiani il vero momento in cui il Paese si rimette in moto, a cominciare dalle nuove generazioni. Forse e’ questa la scommessa che tutti Insieme potremmo fare, accantonando dispute sterili ed inutili e rilanciando un nuovo progetto per l’Italia”, conclude BINETTI. (Lum/ Dire) 17:30 20-08-18 NNNN
Source: News UDC Italia