Migranti: Binetti (Udc), è in gioco la dignità di tutti gli uomini
(DIRE) Roma, 21 giu. – “Mai come quest’anno la Giornata del Migrante accende davvero una profonda speranza in persone, diverse per orizzonti politici, ma unite da una stessa profonda convinzione sul valore assoluto della vita. La consapevolezza del diritto alla vita, come diritto sine qua non per poter esigere il rispetto di qualsiasi altro diritto, si va facendo largo nei tavoli delle trattative internazionali, in Italia, In Europa e nel mondo intero. E non solo della vita ma anche della famiglia, come mostrano le drammatiche immagini dei bambini in gabbia, arrivate dal confine degli USA con il Messico. Il diritto alla vita non si esaurisce nella sopravvivenza, bene comunque essenziale, ma trova il suo pieno compimento nella integrazione degli affetti e nella possibilita’ di immaginare un progetto di vita, in cui il futuro sia piu’ sereno sia del presente che del passato, che si sono appena lasciati alle spalle”. Lo dice Paola BINETTI, senatrice Udc. “La Giornata del migrante- aggiunge- puo’ e deve accendere speranze concrete, rimuovere ostacoli e consentire di riprogrammare la politica dei flussi a partire dalla esigenza di una maggiore giustizia sociale. Per questo ci auguriamo che alla durezza delle posizioni prese dal Ministro Salvini rispetto ai respingimenti si affianchi anche una equilibrata rivalutazione delle condizioni di vita dei migranti attualmente presenti in Italia. Una accoglienza senza integrazione nel tempo, a breve o media scadenza, suscita risentimento ed ostilita’ verso quel paese che non e’ stato in grado di mantenere le sue promesse. Le reazioni drammatiche degli immigrati di seconda generazione in Inghilterra, in Francia o in Belgio, rappresentano una lezione dura ma non trascurabile. Gli uomini non sono numeri, anche se e’ sempre possibile contarli!, sono persone con diritti e doveri; e i migranti chiedono non solo rispetto per la loro vita, ma anche per le loro idee, i loro valori, e i loro affetti. Vogliono essere trattati da uomini, senza scivolare in quelle forme di schiavitu’ moderna, per cui vengono presi in considerazione dai diversi Paesi solo se e’ possibile inserirli nel mondo produttivo come forza lavoro. Almeno oggi ricordiamo che la dignita’ di un singolo uomo, tanto piu’ quando e’ fragile e ferito, interpella la dignita’ di tutti gli altri uomini e dimenticare questo debito di solidarieta’ rende tutti noi schiavi di un sistema dis-umano e percio’ stesso indegno dell’uomo”. (Com/Mar/Dire) 14:01 21-06-18 NNNN
Source: News UDC Italia