Chiesa: Sinodo, Binetti (Udc) leggere omosessualità in chiave di inclusione
AI GIOVANI IL PAPA CHIEDE CORAGGIO DI ANDARE INCONTRO AGLI ALTRI
(DIRE) Roma, 20 giu. – Il Papa ha consultato oltre 100 mila giovani di tutto il mondo e a Roma, in loro rappresentanza, se ne riuniranno circa 20 mila. Ha raccolto riflessioni e problemi procedendo dalle periferie verso il centro, e tra questi c’e’ anche il tema dell’orientamento sessuale. “L’omosessualita’ vuole essere letta in chiave di inclusione. Come guardare a tutto cio’ che costituisce la diversita’ con quel rispetto che diventa una possibilita’ di sentirci giovani tra i giovani e giovani che costruiscono la loro vita in una prospettiva di fede e di solidarieta’ reciproca”, afferma Paola BINETTI, senatrice Udc. Il sinodo dei vescovi, “fortemente voluto da Papa Francesco, riguarda soprattutto il rapporto dei giovani con la fede, con la capacita’ di riconoscere nella loro vita il senso che puo’ e che deve avere la ricerca di risposte che partono dal presente in cui vivono- prosegue la senatrice- ma che hanno un orizzonte di profondita’ molto piu’ vasto. È un tema particolarmente importante per farli vivere con una progettualita’ che oggi stentano ad avere. Cio’ che crea disagio e’ questa mancanza di speranza che parte dalla mancanza di un progetto di vita”. È come se Papa Francesco volesse stabilire “una sorta di cerniera tra cio’ che e’ stata la crisi culturale e valoriale di questo mondo da cui provengono, per metterli in condizione di crearne un altro. La realta’ che hanno alle spalle gli consegna dei valori che hanno assolutamente bisogno di essere storicizzati e reinterpretati alla luce di un mondo che cambia. Ai giovani il Papa chiede il coraggio di andare incontro agli altri- precisa BINETTI- con un profondo spirito di solidarieta’ che una volta era la fraternita’ e la carita’ cristiana”. Tutto questo si lega alla crisi della figura paterna, che si declina a partire dalla crisi della famiglia: “Famiglie che si separano e padri assenti affettivamente, professionalmente, economicamente e valorialmente. Di fatto rimandano a una crisi della paternita’ di Dio. Finche’ ai giovani non si aiuta a dire ‘Credo in Dio Padre Onnipotente’ sara’ molto difficile che loro riscoprano la fraternita’ su cui poi si fonda la dinamica di relazione tra tutti noi- conclude- che ci sentiamo uniti dalla stessa paternita’, quale bene da condividere ed investire”. (Rac/ Dire) 17:33 20-06-18 NNNN
Source: News UDC Italia