Governo: Binetti (Udc), finita stagione promesse, giovani vogliono lavoro
(DIRE) Roma, 10 giu. – “Primo test elettorale a governo fatto: molte le ipotesi da verificare: verificare chi guadagna di piu’ tra M5S e Lega e capire chi sta recuperando consensi tra Pd e FI… una sorta di partita a quattro che condizionera’ gli sviluppi della legislatura, almeno in questa prima fase. Ci sono poi gli invisibili, i piccoli soggetti ignorati da stampa e TV che si giocano la loro sopravvivenza politico-culturale. Tra questi ci sono alcuni soggetti politici di recente costituzione come LEU e altri dalla storia piu’ vecchia come l’Udc, che ha recuperato la sua identita’. Per loro il risultato elettorale assume la chiara impronta di un rilancio effettivo o la definitiva diluizione in un qualche soggetto piu’ forte. Non c’e’ dubbio che il fenomeno M5S e Lega sia decisamente sopravvalutato rispetto a stile di vita e cultura italiana, ma la fatica a ridisegnare il proprio ruolo di FI e Pd in questi ultimi mesi e’ apparsa evidente. E queste elezioni diranno se ci si sta muovendo nella direzione giusta o se serve un ulteriore cambio di rotta”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC, che continua: “Come molti di noi ha partecipato a questa campagna elettorale ascoltando molto la voce della gente, in piccoli e grandi comuni. L’urgenza del cambio di passo e’ sentita da tutti come improcrastinabile; ma e’ finita anche la stagione delle promesse in liberta’. Finiti i grandi dibattiti a forte impatto ideologico, quel che si va definendo con forza crescente e’ il tema lavoro. La gente vuole lavorare, la maggioranza dei giovani dice no a misure di stampo assistenziale, a lavoretti socialmente utili ma precari e malretribuiti, tutt’altro che soddisfacenti per giovani che hanno alle spalle laurea e master… Oggi la triade emergente dello sviluppo economico del paese e’ costituita da innovazione tecnologica, studio che fornisca competenze avanzate e modello di lavoro diversamente concepito. Al M5S ha giovato certamente non solo la dimensione di protesta istituzionalizzata ma anche uno stile di lavoro sfidante rispetto ai vecchi canoni. La consultazione democratica diretta, tanto ambigua quanto limitata, ha suscitato interesse piu’ per la sua modalita’ tecnologica che per gli effettivi contenuti proposti. Con i giovani UDC abbiamo ricominciato a lavorare partendo non solo dai grandi temi della democrazia, ma anche dalle trappole concrete in cui si incorre quando si inseguono le fake news, prima tra tutte proprio quella della democrazia diretta. Ma per battere questa nuova tecno-ideologia occorre conoscerne i trucchi e smontarne le soluzioni falsamente dedotte da un sistema affascinante per i giovani, ma altrettanto piene di insidie di tipo logico… per cui la nostra sfida riparte dalla tecno-filosofia!”. (Pol/ Dire) 13:58 10-06-18 NNNN
Source: News UDC Italia