SIRIA. BINETTI: URGE GOVERNO SOLIDO CHE DIFENDA PACE INTERNAZIONALE
(DIRE) Roma, 14 apr. – “I leader politici italiani gigioneggiano con una serie di veti incrociati, mentre sulla Siria piovono missili e bombe del contrattacco americano, supportato da Francia e Inghilterra. Come dire: la famosa terza guerra mondiale a pezzi sta assumendo una identita’ sempre piu’ precisa con l’intervento delle grandi potenze.
Russi e Stati Uniti sembrano passati dalla guerra fredda ad una guerra caldissima. E noi siamo senza governo, mentre appaiono inascoltati gli appelli di Mattarella ad andare oltre i piccoli egoismi di parte.
Il Rosatellum e’ decisamente una brutta legge elettorale, come altre brutte leggi da ascrivere alle non poche responsabilita’ del Pd.
La fiducia, ripetutamente imposta, sulla legge elettorale nella scorsa legislatura mostra una miopia politica di cui malauguratamente tutto il Paese sta pagando le conseguenze.
Una miopia a cui non e’ estranea una buona dose di arroganza e di presunzione: i Renzini di turno, convinti di vincere e stravincere, hanno ripetutamente ignorato tutti i segnali d’allarme che venivano da un parlamento all’opposizione, ma ben piu’ consapevole di cosa stava succedendo nel Paese e di cosa sarebbe potuto accadere subito dopo… a nisseno comunque avrebbe immaginato la guerra in Siria con la drammaticita’ con cui stanno precipitando gli eventi”.
Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC, che continua: “Oggi e’ arrivato per tutti il momento di dire basta alle schermaglie postelettorali per decidere chi ha vinto un po’ di piu’ e chi ha perso un po’ di meno. La piena e pari dignita’ che in un regime democratico hanno maggioranza e opposizione e’ dettata non solo dal consenso elettorale, ma anche dalla fermezza e dalla coerenza con cui si intercettano i reali bisogni del Paese.
Ridicola appare la ricerca di convergenze con il programma del M5S, rivolta sia alla Lega che al Pd! Il nuovo programma di governo sara’ diverso dai rispettivi programmi elettorali e dovra’ tenere sostanzialmente conto di tre cose: l’emergenza internazionale, l’urgenza e la priorita’ dei problemi attuali degli italiani, disoccupazione in primis, e l’incerta costruzione di un consenso elettorale, che rappresenta per tutte le parti in gioco una assoluta chiamata alla responsabilita’.
La pace internazionale e lo sviluppo, a cominciare da quello italiano, sono i due obiettivi dominanti del prossimo governo, a cui chiediamo una vera difesa dei diritti umani, considerati come bene universale”.
(Com/Enu/ Dire) 12:33 14-04-18 NNNN