Elezioni: Binetti (Udc), il Paese ha bisogno di un grande centro.
SOLO ESECUTIVO LARGHE INTESE GLIELO GARANTIRÀ (DIRE) Roma, 20 mar.
“La domanda sul governo che si fara’ e’ l’interrogativo che si sente piu’ frequentemente in questi giorni, sia in parlamento che fuori. Ce la farete a fare il governo? E che tipo di governo sara’? Quanto durera’?
Eppure la risposta e’ quasi obbligata e di fatto non presenta molte alternative. Solo un governo di larghe intese e’ possibile; cosi’ come e’ stato cinque anni fa con i tre governi della XVII legislatura. Cosi’ come e’ accaduto recentemente in Germania e poco tempo fa con la Spagna.
E’ il governo che questo paese ha chiesto con le ultime votazioni: una attenzione forte ai giovani e al problema della loro disoccupazione, che si protrae da troppo tempo. Non a caso ieri Papa Francesco lo ha definito un grave peccato sociale…
Una visione piu’ equilibrata e prudente applicata alla immigrazione, ma senza violenze nei respingimenti e senza crudelta’ nelle espulsioni. E poi la gente con il suo voto ha chiesto una riduzione significativa della pressione fiscale, oggettivamente insopportabile, che sta schiacciando famiglie e aziende.
Sono questi i tre slogan vincenti della recente campana elettorale; le tre priorita’ che esigono interventi tempestivi, condivisi e modulati cercando il punto di equilibrio tra le diverse forze politiche chiamate a formare il governo. Non ci si puo’ distrarre da questo triplice impegno, che per altro rappresentava il cuore stesso della proposta politica dei partiti di Centro, usciti pesantemente ridimensionati da questa tornata elettorale.
Solo la compresenza delle diverse forze politiche, definendo una larga intesa, restituisce al Paese il suo Centro, almeno nei fatti concreti, perche’ solo cosi’ si ridurranno eventuali pressioni estremiste degli uni e degli altri.”
Lo afferma la senatrice Paola Binetti (Udc), che continua: “Paradossalmente quel Centro, che sembra vistosamente ridotto per le scelte degli elettori, dovra’ tornare ad occupare il centro delle proposte politiche operative del nuovo governo. E potra’ farlo solo se ci saranno tutti i protagonisti, o almeno la maggioranza dei presunti vincitori.
L’Italia sente un bisogno enorme di garantire il futuro delle nuove generazioni: ne ha bisogno per avviare politiche di sviluppo e soprattutto di innovazione tecnico-scientifica.
Ma ne hanno bisogno anche i giovani per sentirsi parte integrante di una societa’ che li accolga e ne valorizzi il potenziale di energie e di capacita’. E ne avra’ bisogno il sistema pensionistico tra alcuni anni, quando dovra’ fronteggiare le esigenze di una societa’ invecchiata senza avere accantonato le indispensabili tutele.
Poi non dimentichiamo che gli italiani non sono razzisti; la nostra e’ sempre stata una cultura inclusiva, aperta ad accogliere persone ed idee; nuovi modelli organizzativi, sul piano sociale e imprenditoriale. Ma in questi anni ha avuto la sensazione di sentirsi invasa; di veder compromessa la sua sicurezza e in alcuni momenti ha sperimentato perfino la messa in crisi della sua identita’ valoriale.
Solo la dinamica di piu’ forze politiche in cerca di equilibrio potra’ garantire al paese queste tre esigenze fondamentali, lavoro e sicurezza; equita’ e sviluppo.
Vale la pena provarci, senza troppa paura”.
(Com/Vid/ Dire) 11:39 20-03-18 NNNN