NUOVO GOVERNO DIA RISPOSTE E SOLUZIONI PER SCUOLE PARITARIE

BINETTI: NUOVO GOVERNO DIA RISPOSTE E SOLUZIONI PER SCUOLE PARITARIE (DIRE) Roma, 14 mar.
“Se il tema della famiglia e’ stato al centro dell’agenda di molti partiti durante le recenti elezioni, cosi’ non e’ stato per il tema della scuola, per cui molte ombre oggi sembrano soffocare il diritto dei genitori a scegliere la scuola in cui far educare i propri figli. Eppure questa e’ una priorita’ delle famiglie.
L’opzione per la natalita’ che permette a molti genitori di sognare con una famiglia numerosa, sembra di fatto rimandata a tempi in divenire perche’ le famiglie non si sentono sicure del contesto educativo in cui far crescere i propri figli.
Sostenere il diritto, e la conseguente liberta’, dei genitori di educare i propri figli secondo modelli coerenti con i valori posti alla base del loro modello familiare e’ stato da sempre un forte punto di riferimento per l’UDC nel suo dialogo con le famiglie e con la scuola. E non stiamo parlando solo di scuole di antica tradizione cattolica, sottoposte ad un regime fiscale vessatorio, ma anche a scuole che nascono per iniziativa dei genitori stessi, sotto forma di cooperative o di associazioni.
Ma una vera liberta’ educativa per le famiglie non esiste perche’ troppo spesso la scuola che loro vorrebbero ha costi inaccessibili, e le risorse che la scuola cosiddetta paritaria riceve sono francamente irrisorie. Eppure il lavoro che si compie in queste scuole e’ per lo meno pari in qualita’ educativa a quello della scuola statale. E non di rado e’ nelle scuole paritarie che sono sorte le sperimentazioni piu’ avanzate, che solo successivamente la scuola statale ha incorporato nei propri standard educativi”.
Lo afferma l’onorevole Paola BINETTI (Udc), che continua: “Lo stesso Luigi Berlinguer, padre della legge che istituisce il sistema della scuola pubblica in Italia, come un sistema a doppia entrata, in cui convergono la scuola statale e la scuola paritaria, oggi ha definito le profonde discriminazioni a cui e’ sottoposta la scuola paritaria una vera e propria fobia solo italiana. Non si spiegherebbe diversamente il fatto che le scuole paritarie siano rimaste escluse dai fondi dell’UE, per cui i finanziamenti europei sono stati riservati esclusivamente alle statali.
E’ ovvio che un’Europa cosi’ stia tradendo la sua mission specifica; quel pluralismo tra le culture che si accompagna alla liberalizzazione dei modelli educativi, nel pieno rispetto delle stesse radici europee. Il nuovo governo dovra’ rispondere ad questa pesante ingiustizia che in Italia e in Europa si perpetua da tempo.
Chiudono molte delle scuole che non ce la fanno a far fronte a costi che le famiglie non sono in grado di sopportare.
Ma chiude anche un modello di formazione culturale che ha fondato tutti i modelli scolastici successivi ed e’ fin troppo ovvio che finira’ col prevalere un pensiero unico; uno stile altamente burocratizzato; ma anche e soprattutto una inapplicazione strutturale dell’articolo 3 della nostra Costituzione”.
(Vid/ Dire) 16:26 14-03-18 NNNN

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