Elezioni: Binetti (Nci Udc), giovani chiedono lavoro, non reddito inclusione
(DIRE) Roma, 18 feb. – “Tutti i potenziali elettori, inclusi nella categoria degli incerti e degli indecisi, sono alla ricerca delle proposte concrete dei partiti. Sia che si tratti di immigrati che di reddito di cittadinanza, gli italiani sembrano alla ricerca di concretezza e di realismo politico. Finita l’epoca delle macrodenunce di sistema che non producono nulla; e’ finita anche la grande illusione delle promesse ad effetto. Oggi sembra che le persone vogliano uscire dal proprio scoramento e da quello piu’ generale che affligge l’intero paese, sollecitando proposte concrete, misurabili bei loro effetti e garantite dalle risorse necessarie per realizzabile. Potremmo perfino pensare che siamo davanti ad un paese piu’ maturo che, guardando la politica, vuole evitare ulteriori delusioni. Si affida allora ad un pragmatismo che misura i partiti dai fatti e non solo dalle proposte. Ma la valutazione non e’ facile e spesso appare profondamente inquinata dalla politica delle Fake news, che fanno una vera e propria opera di disinformazione. Se ne e’ parlato oggi in un incontro promosso da Etica & Democrazia e rivolto ai giovani che per la prima volta andranno a votare. Non tutti rientravano nella categoria dei Millennials: i nati del 2000. Molti erano giovani, nati dopo il 1990, che non avevano mai votato perche’ avevano rifiutato questa esperienza e solo ora cominciavano a mettere a fuoco come il vero cambiamento cominci con la matita in mano nell’urna elettorale”. Lo afferma l’onorevole Paola Binetti, UDC, promotrice dell’incontro. “Il primo voto segna una precisa assunzione di responsabilita’ nei confronti di un Paese che ha urgente bisogno di riforme e non puo’ permettersi populismi di sorta. Neppure quello del M5S che non ha certo il bagaglio dell’esperienza concreta di un lavoro ben fatto, tanto meno di un lavoro di governo: il piu’ difficile tra tutti i lavori. In questo senso Roma docet e basta guardarsi intorno per capire come l’arte del buon governo non si puo’ improvvisare! La sparata del Reddito di inclusione sembra fatta apposta per sottrarre agli italiani il piu’ elementare dei diritti, il diritto al Lavoro in una Repubblica fondata sul lavoro. Al centro delle politiche del prossimo governo, Noi con l’Italia porra’ l’inderogabile necessita’ di creare posti di lavoro che consentano ai giovani piu’ competenti di mettersi in gioco subito, per dare slancio alle riforme di cui il Paese ha bisogno per una concreta industrializzazione 4.0. I giovani chiedono lavoro e vogliono impegnare a fondo talenti e capacita’; non vogliono una paghetta di stato e sono decisi a cancellare vecchie etichette, che qualche politico poco accorto aveva attaccato loro, come quella famosa di bamboccioni. Vogliono lavorare e vogliono guadagnarsi cio’ che gli e’ dovuto, per merito e non per beneficenza. Sembrano decisi a votare solo chi si impegna a creare un piano giovani professionisti, meritocratico, esigente e creativo. Si spingono a chiedere un Ministero ad hoc; o per lo meno un servizio altamente qualificato che si occupi solo della valorizzazione delle risorse umane presenti nel Paese. Sono convinti di essere una risorsa e non un problema… Noi con l’Italia-UDC intendiamo ripartire proprio da qui: dalla valorizzazione dei tanti talenti giovanili formatisi in questi anni: con grande fatica loro, delle loro famiglie, della SMS, dell’Universita’. Un capitale umano, scioccamente accantonato o peggio ancora esportato a costo zero, mentre il nostro Paese invecchia e perde energie e ritmo di crescita”. (Com/Enu/ Dire) 12:47 18-02-18 NNNN
Source: News UDC Italia