ELEZIONI. FOCUS CON BINETTI: RICERCA DELLA GIOIA PER TUTTI COME BUSSOLA (DIRE) Roma, 4 feb.
“Oggi e’ la quarantesima giornata della vita: si comincio’ a celebrarla nel 1978, lo stesso anno della legge sull’aborto, come invito e sollecitazione ad apprezzare il Bene della vita, rispettandola in tutte le sue forme.
La vita, ogni vita, merita di essere vissuta e impegna tutti noi a schierarci dalla parte di coloro la cui vita puo’ apparire piu’ difficile, quando la solitudine, la poverta’, la malattia, la disabilita’, le persecuzioni di ogni genere e tipo condizionano, almeno apparentemente, la gioia e la possibilita’ di essere felici”.
Cosi’ Paola BINETTI, deputata di UDC-Insieme con l’Italia, che continua: “E proprio questo e’ il titolo che la CEI ha voluto dare alla Giornata della Vita di quest’anno: Il Vangelo della vita, gioia per il mondo. Tutti noi ci chiediamo ogni giorno, nei modi piu’ vari, cosa sia la gioia e se differisca dalla ricerca della felicita’.
La ricerca della felicita’, come diritto, e’ presente nella Costituzione americana; Aristotele ne aveva fatto il fine stesso della vita umana, ma noi piu’ semplicemente sperimentiamo ogni giorno di piu’ il bisogno indifferibile di essere felici. Ma non sempre lo siamo o ci sentiamo tali”.
La centrista continua: “tocchiamo con mano quanto sia diffusa la tristezza, l’insoddisfazione e perfino un rifiuto della vita, quando le difficolta’ diventano o appaiono insormontabili. E allora ci chiediamo in che modo la politica debba contemplare anche questa responsabilita’ tra i suoi molteplici impegni.
Rendere felice la gente, porre i mezzi per rimuovere gli ostacoli alla felicita’, cominciando con il difendere i diritti fondamentali dell’uomo, primo tra tutti il diritto alla vita, ma poi il diritto alla sicurezza, il diritto al lavoro, alla famiglia”.
“La strada dei diritti umani- sottolinea la parlamentare- dovrebbe segnare un itinerario importante per raggiungere la felicita’, ma non sempre e’ cosi’, anche perche’ spesso si spacciano per diritti semplici desideri che rendono difficile, quando non impossibile essere realmente felici. A cominciare da quei diritti individuali che nella loro autoreferenzialita’ tolgono forza al bisogno di stare in relazione con gli altri, di stare semplicemente insieme in un rapporto di fiducia e di rispetto reciproco. Di amore, se possibile.
Parte integrante del nostro programma politico per la prossima legislatura e’ la tutela dei diritti della famiglia, intesi come paradigma di una vita posta al centro di tante relazioni di cura reciproca e di sostegno, nella buona e nella cattiva sorte”.
Per BINETTI “in famiglia non ci si puo’ sentire mai soli e non si deve dimostrare qualcosa di diverso da cio’ che si e’ per sentirsi amati. Ed e’ per questo che difendiamo il diritto a nascere dei bambini; il diritto ad avere una madre ed un padre; il diritto ad avere una educazione che renda liberi e sicuri, in altri termini il diritto ad essere felici e a rendere felici gli altri.
Fino a considerare la grande Famiglia umana come l’orizzonte di senso della nostra esistenza. Vivere con gli altri e per gli altri, senza farsi tentare a por fine alla vita, ne’ alla propria ne’ a quella degli altri”.
“Il no all’eutanasia- conclude- sara’ tanto convinto come il no all’utero in affitto.
Ma non e’ sui No che costruiremo il nostro itinerario politico nella prossima legislatura: diremo si alle politiche demografiche, che consentano di far nascere piu’ bambini; si alle politiche per la famiglia, a cominciare dalla riduzione della pressione fiscale che ne divora le magre risorse; si al lavoro, condizione essenziale per una vita dignitosa; si alle cure, per costose che possano apparire, per tutti, proprio come prevede la nostra Costituzione.
E speriamo che la gente possa essere un po’ piu’ felice”.
(Com/Tar/ Dire) 15:56 04-02-18 NNNN