ELEZIONI. FOCUS CON BINETTI: DA M5S BEL CURRICULUM DI CONTRADDIZIONI (DIRE) Roma, 3 feb. –
“Le false promesse in politica si smascherano solo con il tempo e con i fatti e il M5S sta accumulando un bel curriculum di contraddizioni tra cio’ che denuncia, cio’ che promette e’ quello che fa.
Oggi la situazione per loro e’ molto piu’ difficile di quanto accaduto 5 anni fa o solo tre anni fa, quando la Raggi e l’Appendino fecero man bassa di consensi in due diversi contesti economico-sociali, ma tutti e due a carico del Pd. Vinsero con la promessa di un cambio radicale, che alla prova dei fatti si sta mostrando piu’ deleterio di quanto loro stessi hanno denunciato”.
Lo afferma Paola BINETTI, deputata Udc, candidata con il Quarto Polo a Roma. “Come dice il vecchio proverbio- prosegue- tra il dire e il fare c’e’ di mezzo il mare. Oggi il panorama politico li vede schierati su di una posizione francamente difficile da comprendere anche per i loro sostenitori: in parlamento si arriva con le parlamentarie, su cui comunque grava il sospetto della manipolazione, ma al governo si arriva solo per merito e per alte competenze dimostrate.
Cosi’ almeno appare la improbabile squadra di governo che stanno cercando di mettere in piedi. Il che lascia supporre che nell’assoluto divario tra i due criteri di selezione, se dovessero vincere le elezioni non potrebbero che governare per via di decreti. Cio’ che hanno insistentemente criticato, per altro a ragione”.
La centrista osserva che “uscire per le strade di Roma oggi conferma la mia piu’ profonda convinzione sull’indispensabile competenza che il politico deve avere, perche’ fare leggi o governare un paese non sono cose che si possano improvvisare. Nella legislatura che si e’ appena conclusa il M5S ha iniziato vantando proprio la sua inesperienza, posta a garanzia di una onesta’ mai messa in discussione”.
Per BINETTI “oggi, a distanza di 5 anni, accanto a new entry altrettanto giovani ed inesperte, si nota il bisogno di mettere a sistema un deciso cambiamento di atteggiamento, almeno sotto il profilo governativo. Ma lo fanno senza spendere neppure una parola per giustificare il loro allineamento sulle posizioni degli altri… stanno semplicemente imparando a far politica, con un ricorso sistematico all’ambiguita’ del linguaggio, alla fallacia delle promesse, alle contraddizioni acquisite e mai rinnegate.
Non si puo’ piu’ votare il M5S pensando che siano diversi e magari migliori… sono uguali, sono un po’ piu’ giovani, piu’ presuntuosi, meno preparati, e tutto sommato decisi a diventare politici di mestiere”.
(Tar/ Dire) 16:04 03-02-18 NNNN