Legge Bilancio: Binetti (Udc), con emendamento fatta chiarezza per educatori

Legge Bilancio: Binetti (Udc), con emendamento fatta chiarezza per educatori

(DIRE) Roma, 20 dic. – “Tra gli emendamenti approvati con la legge di bilancio proprio sul filo del rasoio c’e’ anche quello che riguarda gli educatori. Un emendamento che archivia definitivamente la legge Jori-Binetti, approvata alla Camera oltre un anno fa, ma ferma al Senato per quella disorganizzazione istituzionale che tiene bloccate tante leggi approvate in un unico ramo del Parlamento”. Lo afferma Paola Binetti, deputata Udc, che continua: “L’emendamento attuale fissa tre requisiti fondamentali per la figura degli educatori: prima di tutto la laurea, poi gli ambiti di competenza e quindi i campi in cui esercitare la propria professione. Sono tre punti chiave, che fanno fare un importante balzo in avanti alla formazione culturale dell’educatore, a cui non basteranno piu’ i brevi corsi organizzati da Enti diversissimi tra di loro, per potersi fregiare del titolo di Educatore”. Le competenze richieste, sottolinea, “sono vastissime, e per questo non possono che essere di tipo accademico, proprio perche’ e’ molto ampio il terreno su cui sono chiamati ad intervenire per dare risposte ai bisogni emergenti, spesso inediti nell’attuale quadro sociale. Nello stesso tempo l’emendamento segna anche con chiarezza i confini oltre i quali i laureati in Scienze dell’Educazione non potranno spingersi: sono quelli che caratterizzano l’ambito socio-sanitario, in cui restano come interlocutori privilegiati i laureati che provengono dalla Facolta’ di Medicina e svolgono una professione a carattere sanitario. Si fa cosi’- continua Binetti- chiarezza su di una lunga questione che ha destato qualche perplessita’ lungo il suo iter parlamentare, ma che ora dovrebbe essere risolta”. La centrista osserva ancora che “con la collega Iori, docente ordinario di Pedagogia, abbiamo condiviso moltissimi passaggi in questo settore delicatissimo della formazione, trovando sempre grande sintonia, proprio nella distinzione delle competenze e degli ambiti professionali a cui i laureati dei due diversi corsi dovranno fare riferimento nei prossimo anni. Il rigore delle competenze richieste, sancito proprio dagli studi universitari e dalla possibilita’ di accedere successivamente al dottorato di ricerca, oltre che ai Master di primo e secondo livello, conferma come la formazione sia la miglior chiave di risoluzione delle conflittualita’ emergenti, dal livello familiare a quello sociale, a cominciare dagli immigrati”. Conclude la depuatata Udc: “Ma il contesto specifico della disabilita’, della patologia, soprattutto cronica e legata ai processi di invecchiamento, richiede quella sensibilita’ che e’ possibile acquisire non solo frequentando gli studi in Facolta’ di medicina, ma anche attraverso le lunghissime ore di tirocinio, oltre 1500, che caratterizzano la laurea di educatore professionale che conducono alla abilitazione. Adesso non ci resta che attendere la approvazione in Senato del Decreto Lorenzin, per fare chiarezza su molte altre professioni sanitarie, a cominciare da quella degli Osteopati”.

Source: News UDC Italia

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