Governo: Binetti (Udc), crisi sono scuole, vaccini e recovery, Conte trovi soluzioni

(DIRE) Roma, 6 gen. – “C’e’ un silenzio assordante tra tutti i rumors che si sollevano intorno alla crisi di governo tanto paventata da alcuni e desiderata da altri. Ed e’ il silenzio di Conte, che come ha fatto in questi tre anni di legislatura continua a voler guardare le cose dall’alto, aspettando le mosse degli alleati e degli avversari per incassare il miglior risultato possibile. Ma ora sembra proprio che Renzi voglia uscire dall’angolo, in cui in parte si e’ messo e in parte e’ stato spinto, e non voglia piu’ apparire come un leader in cerca di poltrone, ma rivendichi per se’ il ruolo del Leader. Ossia di colui che davvero fa la differenza, colui che realmente da’ le carte nel governo. Fu lui a decretare la fine di Enrico Letta ed e’ stato lui a sdoganare il Pd nell’alleanza con il M5S, ma in entrambi i casi le cose poi sono andate in modo decisamente diverso dalle sue aspettative. E poiche’ non c’e’ due senza tre, ora Matteo Renzi ci riprova a definire lo scenario politico a partire da se stesso, dal suo ruolo, dal suo progetto politico, dalla sua squadra. Viceversa, Conti appare logorato da tre anni di alleanze che non sono mai state realmente fedeli a lui, ma solo ad un gioco di parte funzionale ai rispettivi partiti. E Conti, che ben sa di non avere un partito alle spalle, ma solo una alleanza di partiti che appare come una sorta di ibrido, oscilla pericolosamente tra Scilla e Cariddi e il suo imbarazzato silenzio ne da’ conferma”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC. “Quel che realmente manca a questo governo, in questo strano gioco di alleanze M5S-Pd non dissimile dal precedente M5S-Lega, e’ proprio la presenza di un Centro forte e moderato nei toni, ma coraggioso nelle proposte, audace nei cambiamenti, e soprattutto ben consapevole delle priorita’ del paese. Non si parla qui di un centro residuale, necessario solo per aggiungere voti in occasione di questa o quella fiducia! Ma di una cultura di Centro, ispirata alla tradizione Popolare, e non populista, capace di intercettare i valori della solidarieta’ e della competenza, del rigore morale oltre che metodologico; quella cultura a cui Mattarella ha fatto riferimento nel discorso di fine d’anno. Oggi pero’ non ci sono le condizioni per una operazione di questo tipo, che invece si va delineando con sempre maggiore chiarezza all’orizzonte, ma che ha bisogno di tempo per acquistare la consistenza che ha sempre avuto nella vita del Paese. E Conti, con chiunque governera’ nel prossimo biennio, sa che tra i suoi alleati ci sara’ sempre qualcuno pronto ad aprire una crisi a tutto campo, con sempre maggiore intensita’ mano a mano che le elezioni si avvicineranno. Ma oggi la sua vera responsabilita’ sta nel prendersi cura nel miglior modo possibile della scuola, dei vaccini e del Recovery Fund; e francamente non sembra proprio che lo stia facendo nei modi e nei tempi adeguati”, ha concluso BINETTI. (Com/Uct/ Dire) 11:33 06-01-21 NNNN

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Source: News UDC Italia

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