Covid19: Binetti (Udc), serve cambiamento radicale, alcuni ministri non all’altezza
Covid19: Binetti (Udc), serve cambiamento radicale, alcuni ministri non all’altezza
COVID. BINETTI: SERVE CAMBIAMENTO RADICALE, ALCUNI MINISTRI NON ALL’ALTEZZA (DIRE) Roma, 26 ott. – “Tre DPCM in una settimana sono davvero una overdose di indicazioni e criteri indigeribile anche per i piu’ convinti sostenitori di questo governo e noi, come e’ noto!, non siamo tra questi. Ma il malcontento sta dilagando in tutti gli strati della popolazione: dagli studenti ai commercianti; da chi lavora nel campo dello spettacolo a chi si occupa di trasporti e ristorazione. La delusione va prendendo forma in modo sempre piu’ stringente e il governo appare sempre meno all’altezza della situazione. Il virus fa la sua parte: aggressivo e invadente colpisce chiunque senza eccezioni, anche ai livelli istituzionali piu’ alti. Ma a tutti appare chiarissimo come tra la prima fase della pandemia, controllata a stento con il lockdown e niente altro! e questa seconda fase, che il governo vorrebbe tornare a controllare ripetendo le stesse misure, ma con un semplice maquillage lessicale: si parla di semi-lockdown, non e’ stato fatto nulla. Assolutamente nulla, se si eccettuano monopattini, banchi a rotelle e mascherine. Nulla per la scuola, che appare oggi altrettanto impreparata come nove mesi fa, con la proposta di una DAD frammentaria e confusa; con turni e doppi turni, che si mescolano ad orari scaglionati, alla carenza drammatica di docenti soprattutto quelli di sostegno e soprattutto ad un totale disinteresse per la proposta di un progetto educativo contestualizzato quanto si vuole, ma coerente con la mission specifica della scuola. Solo per la Azzolina tutto continua ad andar bene: a scuola niente contagi, location adeguate, compresi i nuovi banchi e docenti tutti ai posti di lavoro. La sensazione e’ che lei resti chiusa al Ministero e vada a vedere solo scuole in bella vista, attrezzate per la sua visita e per le telecamere immancabili che la accompagnano ad uso dei telegiornali filo-governativi confezionati su misura.” Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC che continua: “Ma le cose non vanno affatto meglio per i malati Non-Covid! Terapie intensive nuovamente sature; letti confiscati e dirottati sulla linea Covid; accessi limitati agli ambulatori, molti servizi sospesi, diagnostica rimandata alle calende greche… eppure il rischio era nell’aria e le strutture sanitarie, con indicazioni precise e con risorse adeguate, avrebbero potuto reggere piu’ e meglio la nuova ondata d’urto. Ma il governo si balocca con altre questioni; sta in TV, si riunisce fino alle ore piccole per decretare cose del tutto ovvie e scontate, che nulla hanno di innovativo o piu’ ancora di creativo. A questo punto nessuno, che abbia un minimo di percezione della realta’, si stupisce delle proteste esplose a Napoli e a Roma, alla vigilia dell’emanazione delle nuove misure di contenimento delle attivita’ pubbliche e private disposte dal Governo in funzione anti-Covid. E neppure che il disagio e la rabbia della gente siano state strumentalizzate da ambienti vari, della malavita e dell’estremismo politico. Sono i rischi che accompagnano la strategia della paura senza una nuova e concreta offerta di misure alternative. La rabbia e’ cattiva consigliera a tutti i livelli, ma la sfiducia nel sistema cresce e i luoghi comuni, patetici e falsamente rassicuranti del governo, non convincono piu’ nessuno. E’ li’ che il Presidente Mattarella, giunto quasi al termine del suo settennato, dovrebbe avere il coraggio di proporre un cambio radicale, comunque voglia e possa chiamarlo. Questo governo cosi’ com’e’ non e’ all’altezza della situazione: o cambiamo i ministri, almeno alcuni!, o cambiamo il governo. Dall’opposizione nasce un contatto piu’ diretto con la popolazione e con le sue difficolta’ piu’ concrete e meno addomesticate dalla voglia di credere che vada tutto bene! L’ascolto reale deve tradursi in cooptazione, per affrontare insieme cio’ che la maggioranza non sa fare da sola. Ne va della pace del Paese e della sua effettiva ripresa sul piano sanitario ed economico, ma anche su quello socio-culturale!” (Com/Rai/ Dire) 09:59 26-10-20 NNNN
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