Referendum: Binetti (Udc), vento a favore del no e il governo trema
Referendum: Binetti (Udc), vento a favore del no e il governo trema
(DIRE) Roma, 27 ago. – “Sul fronte del No al Referendum la sensibilita’ popolare sta cambiando: lentamente, ma concretamente. Si va diffondendo la sensazione che in realta’ si tratti dell’ennesima campagna elettorale del M5S per alimentare l’insoddisfazione popolare nei confronti della politica, considerata brutta, sporca e cattiva. Motivo per cui meno parlamentari ci sono, meno danno potranno fare, e soprattutto potranno costare assai meno al sistema. Tra le argomentazioni che si vanno facendo strada nella coscienza popolare ce ne sono almeno tre che risultano particolarmente efficaci: sul piano economico il presunto risparmio equivarrebbe ad una tazzina di caffe’ al giorno! Il numero dei parlamentari attuali in rapporto alla popolazione e’ tra i piu’ bassi d’Europa. Falso quindi che siano troppi! E infine: il potere della maggioranza in un Parlamento di queste dimensioni, ridurrebbe ulteriormente il ruolo delle forze di opposizione. Possiamo aggiungere anche che in mancanza di una nuova legge elettorale non sappiamo neppure come saranno eletti i prossimi senatori e deputati, E questa ultima argomentazione e’ talmente forte da far temere ancor piu’ il blitz che la maggioranza sta preparando, per approvare in fretta e fura una qualsiasi legge elettorale, pur di presentarsi al referendum con le spalle falsamente coperte da un compito svolto male, tanto per dire: fatto. Con le conseguenze disastrose che avra’!”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, Udc, che continua: “Peggio dell’attuale legge che prevede in modo del tutto populistico la riduzione di un terzo dell’intero Parlamento c’e’ solo una legge elettorale fatta male, come quella che si profila all’orizzonte”. Per BINETTI “il governo e la maggioranza continuano a scherzare con il fuoco; a vessare il parlamento e l’opposizione imponendo una logica pragmatica e frettolosa, che non concede margini allo studio, al confronto e alla scelta condivisa, neppure in un campo cosi’ delicato come la riforma costituzionale. Il referendum non e’ e non dovrebbe essere un voto contro governo e maggioranza, eppure si sente l’urgenza di inviare un messaggio chiaro e forte a questo modo di lavorare non solo poco democratico, ma a volte anche anti-democratico. Votare No significa mandare un messaggio chiaro e forte a tutto l’intero Governo Pd-M5S: non si puo’ continuare a lavorare come se l’opposizione non esistesse. Questa legislatura e’ marcata a fuoco da una volonta’ leaderistica che impone le cose anche alla propria maggioranza, segnando il punto piu’ basso della vita democratica del Paese. Siamo stati colpiti da una pandemia da Covid 19. Da una pandemia economico-sociale, ma anche da una pandemia politico-democratica che della democrazia sta lasciando solo briciole”, conclude. (Com/Tar/ Dire) 12:19 27-08-20 NNNN
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Source: News UDC Italia