Coronavirus: Binetti (Udc), non ci resta che rivolgerci a Mattarella
Coronavirus: Binetti (Udc), non ci resta che rivolgerci a Mattarella
(DIRE) Roma, 30 apr. – “Ai tempi della prima Repubblica era frequente sentir dire, ne’ coi fascisti ne’ coi comunisti; e l’alternativa centrista occupava il campo coinvolgendo persone con sensibilita’ diverse, con storie personali diverse, provenienti da ambienti sociali e culturali diversi, ma tutte convinte che il ben comune coincidesse in gran parte con il bene individuale. E fu il tempo della ricostruzione, delle grandi riforme, di una intensa mobilita’ in cui l’ascensore sociale, poteva contare sulla estensione dell’obbligo scolastico e su di un sistema sanitario nazionale tra i piu’ efficienti al mondo. Poi con la dissoluzione delle grandi ideologie e la scomparsa dei partiti in cui si incarnavano, e’ cominciata una frammentazione talmente veloce dei soggetti politici presenti in parlamento, al punto che oggi la Lega dovrebbe essere il soggetto piu’ vecchio. Il che potrebbe anche voler dire il piu’ esperto; quello che meglio conosce regole e criteri del vivere democratico. Ma quanto accaduto negli ultimi giorni ci fa dire in modo desolato che non e’ cosi’. L’occupazione dell’Aula da parte della Lega, fatta per reclamare attenzione da parte di un governo che si ostina ad ignorare l’intero parlamento e l’opposizione in primis, appare una strategia obsoleta e inefficace, con cui non e’ possibile essere d’accordo. Per cui oggi dobbiamo sconsolatamente affermare: ne’ con l’attuale maggioranza, ne’ con la Lega, che pure e’ nell’area del centro-Destra.” Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC, che continua: “Ma l’occupazione dell’Aula non va sottovalutata e puo’ diventare la spia di un segnale di sommossa che sta montando nel Paese davanti alla grossolana incompetenza con cui il governo tratta sia la questione sanitaria che la questione economica”.Per BINETTI “l’insoddisfazione di intere categorie professionali si sta contagiando con una velocita’ maggiore di quella del Covid 19; lo spettro della disoccupazione, i crescenti livelli di poverta’; le promesse prive di consistenza effettiva, stanno divorando le energie residue di un paese gia’ provato da un decennio di crisi. Il governo ha ignorato anche la rivolta dei cattolici che reclamano l’apertura delle loro chiese e non credono alle spiegazioni inaccettabili che sono state date, con grande superficialita’. Ma la risposta alla incompetenza, alla superficialita’, all’autoreferenzialita’ del governo non puo’ essere l’occupazione dell’Aula, come inizio di una disobbedienza civile che potrebbe diventare esplosiva. Ma il governo mostra di non capire, di non sapere e di non valere cambiare rotta. Allora l’alternativa e’ solo una: cambiare governo e per questo ci appelliamo a Mattarella, a cui non puo’ sfuggire la gravita’ della situazione sanitaria, economica e sociale. E francamente consideriamo quest’ultima la piu’ pericolosa per la coesione sociale del Paese. Se Conte non ascolta, allora non ci resta che rivolgerci direttamente a Mattarella”, conclude la senatrice. (Com/Tar/ Dire) 12:00 30-04-20 NNNN
Source: News UDC Italia