Coronavirus: Binetti (Udc), task force come funghi, parlamento esautorato
Coronavirus: Binetti (Udc), task force come funghi, parlamento esautorato
(DIRE) Roma, 17 apr. – “Abbiamo un governo in perenne stato di fibrillazione e questo nuoce gravemente alla salute del Paese. Un governo su cui pesa l’accusa di moltiplicare iniziative ad extra, ricorrendo a commissioni di ogni genere e tipo, ignorando pero’ che il suo interlocutore privilegiato e’ il Parlamento. Abbiamo visto in azione il Comitato scientifico per la lotta al Coronavirus, in cui si sono alternati tutti i virologi, i microbiologi, gli infettivologi italiani, con proposte spesso discordanti tra di loro e comunque allineati solo su due punti: mascherine e distanza sociale. Stiamo vedendo all’opera il commissario generale Arcuri, che appare in Tv una sera si’ e una no per informarci a che punto stanno gli approvvigionamenti necessari per la lotta al Covid-19. Vedremo presto all’opera Colao, che qualcuno vorrebbe gia’ come presidente del consiglio, una volta liquidata la candidatura di Draghi, proposta da Salvini. Sappiamo della Commissione per le Fake news, voluta da Andrea Martella, sottosegretario con delega all’editoria. Ma ci risulta che il governo stia attivando molte altre commissioni, compresa quella per la tutela dei minori. Tutti al lavoro per la lotta al coronavirus; tutti salvo il parlamento chiamato ad ascoltare non solo l’informativa del Premier Conte, ma anche quella dei suoi ministri. Ieri per esempio in Senato e’ toccato alla Bellanova e alla Catalfo, rispettivamente per questioni legate alla agricoltura e al lavoro. Tutte le commissioni non-parlamentari si riuniscono, lavorano, decidono, sotto lo stretto coordinamento del Premier. Tutte ma non quelle parlamentari, accuratamente da un cordone non di tipo sanitario, ma di ribaltamento di competenze. Il governo, il premier in primis, fa i DPCM, con l’ampia consulenza delle sue commissioni speciali, e il parlamento, piu’ o meno una volta alla settimana approva, con la fiducia, vera e propria scure di Damocle”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, Udc.BINETTI continua: “Mai vista una esautorazione del parlamento cosi’ massiccia. Di questo nel prossimo referendum invece di votare se sono sufficienti 200 senatori e 400 deputati, potremmo rispolverare un’antica e ben piu’ audace proposta, che vedeva necessari solo i capigruppo per le operazioni di voto. Una ventina di persone tra Camera e Senato, a meno che i partiti non tornino a moltiplicarsi. La prima vittima del Covid-19 e’ di fatto un Parlamento malato, reso anemico da tagli continui, da una campagna di antipolitica che ne ha mortificato le prerogative e la dignita’. Stretto tra un governo sempre piu’ famelico di potere e sempre piu’ determinato ad imporre la sua volonta’ a colpi di fiducia, perche’ spaventato dal confronto con le Camere. Se questa legislatura andra’ avanti, potra’ farlo solo se la Fase 2 restituira’ a Cesare quel che e’ di Cesare, ossia restituira’ al Parlamento il suo ruolo, riconducendo le prerogative del governo nei confini previsti per il potere esecutivo, che e’ altro da quello legislativo. Urge rilanciare la Democrazia, con la classica divisione dei poteri, per restituire un senso di vera novita’ alla Fase 2. Servono meno commissioni filo-governative e piu’ spazio alle commissioni ordinarie di Camera e Senato”, conclude. (Com/Lum/ Dire) 11:49 17-04-20 NNNN
Source: News UDC Italia