Scuola: Binetti (Udc) urgente rilanciare alleanza con famiglia
Scuola: Binetti (Udc) urgente rilanciare alleanza con famiglia
(DIRE) Roma, 15 giu. – “Fine anno scolastico, momenti di bilancio a tutto campo: dalle competenze acquisite dagli studenti all’impegno tutt’altro che scontato dei docenti sottoposti ogni giorno ad un livello di richieste sempre piu’ complesse. La burocrazia di questi ultimi giorni, gli adempimenti formali, la stanchezza ineludibile di questo periodo si scontrano pero’, a volte con inaudita violenza, con le aspettative frustrate di quei genitori, che non accettano i giudizi dei docenti. Il mancato successo del figlio e’ messo in carico ai docenti, sia per la scarsa qualita’ del rapporto con il figlio, sia per la incapacita’ a svolgere il proprio ruolo sul piano didattico. La scuola diventa allora lo scenario di una societa’ in cui alla collaborazione tra docenti e genitori, si e’ sostituita una dialettica aspra di reciproca colpevolizzazione”. Lo premette Paola BINETTI, senatrice dell’Udc, che aggiunge: “Ci sono docenti competenti e generosi, disposti ad adattare il proprio modello di insegnamento alle esigenze specifiche dei ragazzi, ma che non possono sottarsi alla prova dei fatti, al bilancio finale nel momento della valutazione. E ci sono genitori attenti e disponibili a riconoscere i limiti dei propri figli e a lavorare insieme. Ma ci sono anche genitori assenti, distratti, assorbiti dal loro lavoro o comunque da altre attivita’; spesso insicuri, incapaci di far fronte alle difficolta’ dei figli, stressati dalle preoccupazioni economiche. Ognuno con le sue ragioni, ma troppo spesso inadeguato a gestire il processo di maturazione del figlio, soprattutto se rifiuta di creare una vera e propria alleanza educativa con gli insegnanti di suo figlio”.Di questo si parla oggi al Senato, nella sala Isma di piazza Capranica, con un gruppo di docenti per lo piu’ romani, in un convegno promosso dalla senatrice Paola BINETTI (Udc) impegnata a rilanciare nuovi modelli di collaborazione tra famiglia e scuola nel principale interesse dei ragazzi, soprattutto di quelli che hanno lacune e difficolta’ piu’ evidenti. “Parliamo spesso di interazione delle differenze e della valorizzazione delle diverse abilita’ dei ragazzi. La legge sulla buona scuola ha fatto di questo aspetto uno dei punti di maggiore forza innovativa. Ma senza la collaborazione con le famiglie- osserva- tutto diventa inutile e la prima collaborazione della famiglia e’ l’accettazione del proprio figlio, con i suoi talenti e le sue difficolta’. Accettare il proprio figlio e’ il primo passo per una azione genitoriale consapevole e per una collaborazione efficace con i docenti. Il rifiuto dei risultati negativi o semplicemente problematici del figlio, scaricandone la colpa sugli insegnanti anche con gesti estremi, non giova al figlio, perche’ ne rivela il rifiuto e non giova al docente, perche’ riduce la sua motivazione a prendersi cura del ragazzo. Ora che un altro anno e’ finito e che ci troviamo al bivio di un cambio di legislatura, con cambio di ministro e probabilmente con una diversa proposta culturale complessiva, e’ fondamentale che nel bilancio di questi giorni emerga dagli uni: i docenti e dagli altri: i genitori il desiderio forte e concreto di una diversa alleanza, per garantire ai piu’ giovani un aiuto qualificato e qualificante che ne consenta la matura”, conclude BINETTI.
Source: News UDC Italia