ELEZIONI: NO A RISCHIO INGOVERNABILITA’ DAI SEGGI
ELEZIONI. FOCUS CON BINETTI: NO A RISCHIO INGOVERNABILITA’ DAI SEGGI (DIRE) Roma, 18 gen.
“Continuano le trattative per l’assegnazione dei seggi, uni e plurinominali, all’interno delle rispettive coalizioni: sono trattative dure, sempre a rischio di saltare, perché nei partiti nessuno è mai soddisfatto di quanto gli viene riconosciuto. Sembra una scommessa sul futuro basata sull’ipotesi sondaggi, che producono percentuali le cui variazioni, sia pure di pochi decimi, generano ansie e timori, speranze e illusioni.
Ciò che sorprende è l’atmosfera di aleatorietà che si respira in transatlantico, come se si trattasse di un gioco d’azzardo e non di una valutazione dei candidati e dei collegi basata su dati oggettivi.
Sembra una metafora del Paese: niente è certo, ma tutto è probabile. Può accadere di tutto, nessuno riesce a controllare le variabili principali, che in massima parte sono riconducibili alla insoddisfazione della gente.
Colpisce nel clima attuale l’assoluta imprevedibilità, che non offre garanzie a nessuno; le parlamentarie del M5S sono emblematiche. La presunta oggettività della rete, che avrebbe dovuto giustificare una altrettanto presunta democrazia diretta, si sta rivelando un boomerang pericoloso anche per loro.
La soggettività dei potenziali candidati che vogliono presentarsi alle prossime elezioni, è strangolata da almeno tre fattori: l’esiguità dei posti disponibili e contendibili; quella soglia al 3% che sembrava così accessibile e che si sta rivelando sempre più ardua per i partiti più piccoli, e che pure definiscono il perimetro delle rispettive coalizioni, e infine l’arbitrarietà del Leader che stabilisce chi entra e chi esce, dove entra e dove non ha posto.
La nuova legge elettorale non sembra offrire maggiori vantaggi della precedente, né ora, in termini di rappresentatività, né, successivamente, molto probabilmente, in termini di governabilità. “
Lo afferma l’onorevole Paola Binetti, UDC-Noi con l’Italia, che continua: “Eppure lo sforzo, assolutamente meritorio, con cui Lorenzo Cesa sta cercando di dare vita al Quarto polo insieme ad un nutrito gruppo di altri soggetti, con chiara caratterizzazione identitaria, dovrebbe essere salutato come un contributo politico importante, proprio per il suo ampio respiro.
Unica proposta politica veramente innovativa in questa fase di transizione tra due legislature; forse per alcuni un ritorno al passato, alla cultura dello Scudo crociato, ma in modo più maturo e consapevole. Un tentativo di ripartire dalla convergenza sui valori per offrire alla coalizione del Centro destra quella dimensione di stabilità valoriale che altri alleati pongono continuamente in pericolo.
E’ difficile immaginare a sinistra una maggiore diversità tra la Lorenzin e la Bonino: entrambe donne in gamba, ma oggettivamente diversissime nel piano dei valori e delle scelte strategiche. Tra Civica popolare, il partito della Lorenzin, ed Europa più, la componente radicale della nuova coalizione del Centrosinistra, sembra davvero difficile immaginare convergenze valoriali, soprattutto su alcune tematiche che sono state al centro di questa legislatura.
Ma la coalizione che Cesa, Lupi, Fitto, Quagliariello, ecc. stanno mettendo in piedi ha ben altra unità di valori e di ispirazione e proprio per questo merita di essere sostenuta nel modo dovuto, proprio perchè rappresenta una storia vecchia e nuova, fortemente innovatrice, senza essere rivoluzionaria, competente e prudente e soprattutto ancorata in modo solido alle radici cristiane che connotano il nostro Paese…”.
(Com/Rai/ Dire) 12:33 18-01-18 NNNN