103° anniversario della fondazione del Partito Popolare Italiano da parte di Don Luigi Sturzo
103° anniversario della fondazione del Partito Popolare Italiano da parte di Don Luigi Sturzo
l’Udc ricorda il 18 gennaio 1919
Nel gennaio 1919, precisamente il giorno 18, presso l’albergo Santa Chiara di Roma, la Commissione provvisoria del Partito Popolare Italiano di cui era segretario politico provvisorio Don Luigi Sturzo, lanciava il suo celebre appello ai «liberi e forti», rivolto a «uomini moralmente liberi e socialmente evoluti» pronti a sostenere un progetto per l’Italia del primo dopoguerra che avrebbe cambiato il futuro dell’intero paese.
la politica per don Sturzo è stata innanzitutto assunzione di responsabilità nei confronti del bene comune che si esercita a livello amministrativo nei Comuni, nelle Regioni e negli Enti Locali ma anche al livello nazionale nella politica di un grande partito. La sua non è una politica confessionale – in quanto il Partito Popolare Italiano era aconfessionale – ma profondamente ispirata dai principi cristiani e in questo modo aperta sia ai credenti che ai non credenti che hanno preso parte alla vita così innovativa del partito dal primo dopoguerra.
Nel 1919, quando fu fondato il Partito Popolare Italiano, erano trascorsi 28 anni dalla promulgazione dell’Enciclica “Rerum novarum”. E si può dire che questa era stata già dimenticata. Ma la “Rerum novarum” non fu mai dimenticata da don Sturzo, che – avendone capito la grande validità – si dimostrò come il più efficace promotore della stessa. E quando riceveva complimenti per l’ottimo lavoro che stava svolgendo nel passare dalle parole ai fatti, don Sturzo era solito rispondere:“Non è farina del mio sacco, devo tutto al Vangelo e alla Rerum novarum”. .
Fu proprio la lettura della “Rerum novarum” a fornire a don Sturzo le basi culturali necessarie per battersi per i diritti sociali delle persone.
L’Udc è l’erede del Partito Popolare e del progetto di Don Sturzo e siamo convinti che il modo migliore per ricordarli e attualizzarli sia essere in prima linea nella lotta alle disuguaglianze e per l’equità. Infatti anche in Italia, le conseguenze di Covid-19 a due anni dalla sua diffusione non sono state solo di ordine sanitario, ma le sue ricadute appaiono sempre più di tipo economico e sociale. A dirlo è l’ultimo rapporto pubblicato da Oxfam in occasione dell’apertura dei lavori del World Economic Forum di Davos. I 10 uomini più ricchi del mondo raddoppiano le proprie fortune, mentre nel mondo si stima che 163 milioni di persone in più sono cadute in povertà. Anche nel nostro Paese il Covid ha accelerato il fenomeno: nel solo 2020 si conta 1 milione di poveri in più. I dati e l’analisi di Oxfam diffusi oggi in occasione del World Economic Forum di Davos.
In Italia l’Udc mette in campo un’agenda politica seria e incisiva per combattere le disuguaglianze, per l’equità, la giustizia sociale e la difesa dei diritti costituzionali
Prof. Wojtek Pankiewicz, Responsabile Nazionale Cultura dell’Udc
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